Relazione conclusiva: cos’è e come ottenerla

La relazione conclusiva rientra tra i documenti necessari per inserirsi nelle liste del  collocamento mirato delle persone con disabilità. Prevista dal D.P.C.M. del 13 gennaio 2000, è un certificato privo di dati sensibili e redatto dalla Commissione Medica Integrata della ASL, che riporta la diagnosi funzionale e fornisce indicazioni sulle mansioni che la persona con disabilità è idonea a svolgere.

Relazione conclusiva

La relazione conclusiva non è necessariamente richiesta dalle aziende private che assumano persone con disabilità, ma è comunque utile farsela rilasciare, per ogni evenienza. Anche perché la procedura per richiederla, oggi, è molto semplice.

  1. Se si è già in possesso del PIN dell’INPS, è sufficiente accedere all’area “Servizi online” del sito e selezionare Servizi per il cittadino e, quindi, Invalidità Civile: Invio Domanda di Riconoscimento dei Requisiti sanitari.
  2. Dopo aver inserito codice fiscale e PIN INPS, si accede all’area dalla quale  presentare la domanda comodamente online, cliccando su Acquisizione Richiesta.
  3. Nelle schermate che seguiranno, vanno inseriti i propri dati anagrafici e, se la propria invalidità è già stata accertata e si vuole semplicemente godere del riconoscimento dei benefici della legge relativa al collocamento mirato, basta selezionare, rispettivamente Riconoscimento e Collocamento mirato.
  4. Una volta terminato di compilare la domanda e inviata al sistema, se ne visualizzeranno copia e ricevuta, entrambe in formato PDF: è consigliabile salvare entrambi i documenti sul computer, per eventuali verifiche o richieste d’informazioni.
  5. Accedendo al sito INPS, inoltre, sarà possibile verificare lo status della domanda, eventuali appuntamenti fissati, etc.
  6. Dopo qualche settimana, si riceverà tramite raccomandata la convocazione per le due visite necessarie per il rilascio della relazione conclusiva: la prima consiste in un colloquio con uno dei componenti della commissione medica, per conoscere la persona, la sua situazione formativa e lavorativa, le sue abitudini e condizioni di vita.
  7. Le informazioni raccolte durante il colloquio saranno utili alla commissione medica per gestire meglio la visita successiva, dopo la quale sarà effettivamente stilata la relazione conclusiva, che arriverà al richiedente entro 4 mesi dalla visita.

Una volta ottenuta la relazione conclusiva, ne va consegnata una copia al datore di lavoro (se l’ha richiesta) e una al Centro per l’Impiego, che provvederà ad aggiungerla al fascicolo relativo al lavoratore disabile iscritto al collocamento mirato.

42 pensieri su “Relazione conclusiva: cos’è e come ottenerla

  1. Simonetta rum scrive:

    Sono una comis sala bar,cerco lavoro come cameriera,barista o commessa sono solare,dinamica e predisposta ai lavori di squadra,sono automunita.

    • Move@bility scrive:

      Ciao Simonetta! Questo non è un sito di offerte di lavoro, come avrai capito. Ti auguro, comunque, di riuscire a trovare un nuovo lavoro… magari anche grazie a qualcuno che leggerà il tuo commento qui! 🙂

  2. stefano scrive:

    Salve, la guida è molto chiara ma ad un certo punto non riesco ad andare avanti. Devo chiedere il riconoscimento di una invalidità già accertata e omologata, seleziono “riconoscimento”, poi “invalido civile”(se non lo seleziono mi dà errore) e poi “collocamento mirato”, clicco avanti e mi chiede di inserire il numero di certificato, che non ho. Come posso fare?

    • Move@bility scrive:

      Ciao Stefano. Il certificato dev’essere redatto dal tuo medico di base, che ti comunicherà il relativo numero da inserire: solo dopo aver avuto quello puoi presentare domanda

  3. Saviano Francesco scrive:

    Anche se si ha un’invalidità già riconosciuta bisogna recarsi dal proprio medico per richiedere il certificato il cui numero è da inserire nel modulo?

  4. Saviano Francesco scrive:

    Quindi anche se si ha già l’invalidità riconosciuta bisogna recarsi dal proprio medico di famiglia per farsi rilasciare un certificato il cui numero dev’essere inserito nel modulo?

    • Move@bility scrive:

      Ciao Francesco, la relazione conclusiva non serve per il riconoscimento dell’invalidità civile, ma per accedere al collocamento mirato, come scritto nell’articolo. Basta specificare gli estremi (data e numero) del verbale col quale è stata riconosciuta. Al contrario, se l’invalidità non è ancora stata riconosciuta, le due domande vanno inserite contemporaneamente sul sito dell’INPS

        • Move@bility scrive:

          Ciao Emanuele, il medico deve richiedere l’accertamento dell’invalidità. Anche il medico compila il certificato in formato digitale, direttamente sul portale INPS, quindi sceglierà lì l’opzione corretta tra le disponibili

          • emanuele scrive:

            ok grazie mille. Volevo chiedervi un’altra cosa.
            Essendo già in possesso di una relazione conclusiva datata 26-1-2017 volevo sapere se la relazione ha una scadenza o rimane invariata. (lo chiedo perchè sto concorrendo per un posto di lavoro dove mi verrà richiesta relazione e diagnosi funzionale) .Vi ringrazio anticipatamente

          • Move@bility scrive:

            La relazione conclusiva scade dopo 12 mesi, o in caso di variazione delle condizioni del lavoratore. Se rimane a lavorare nella stessa azienda, non è necessario ripresentarla alla scadenza; se, invece, cambia azienda, se sono trascorsi più di 12 mesi (come nel tuo caso), va richiesta nuovamente

          • Move@bility scrive:

            Ciao Emanuele, come specificato nell’articolo, la relazione conclusiva va richiesta all’INPS, seguendo l’iter indicato

  5. massimo scrive:

    ciao vorrei sapere se una relazione conclusiva dell’accertamento delle condizioni di invalidità ha scadenza e se si per quanti anni valida grazie

    • Move@bility scrive:

      Ciao Massimo, la relazione conclusiva va presentata all’inizio di un nuovo rapporto di lavoro e qualora, durante questo rapporto, le condizioni fisiche (e, quindi, le possibili mansioni o le necessità del dipendente) cambino. Se lavori sempre nella stessa azienda e non cambiano le tue condizioni ed esigenze, non serve ripresentarla

  6. Giuseppe scrive:

    Salve, vi spiego la mia situazione.
    Ero iscritto al collocamento mirato dopo l’accertamento di una invalidità al 50% non rivedibile.
    Ho trovato fortunatamente lavoro e sono trascorsi 4 anni da quel giorno.
    Adesso sono in procinto di cambiare società, e il centro per l’impiego presso cui ero iscritto mi ha detto che è necessario essere in possesso della relazione conclusiva per potermi iscrivere nuovamente ad un centro per l’impiego, per poter poi far richiedere il nulla osta alla nuova società.
    Ho fatto domanda all’inps ma non conosco le tempistiche. Contattando invece il centro per l’impiego di Roma mi hanno detto che non è strettamente necessario essere in possesso della relazione conclusiva, ma che è sufficiente dimostrare di averne fatto richiesta (visto che a detta loro possono volerci nella capitale anche 6 mesi per ricevere la chiamata).
    Volevo pertanto capire quale dei due centri per l’impiego ha ragione, perchè nell’eventualità in cui fosse obbligatorio avere già in mano la relazione conclusiva per potermi iscrivere nuovamente al centro per l’impiego avrei un gran bel problema, avendo come scadenza di ingresso presso la nuova società circa 2 mesi.
    Grazie

    • Move@bility scrive:

      Ciao Giuseppe. La relazione conclusiva è richiesta per iscriversi nelle liste del collocamento mirato, ma è obbligatorio averla solo se si accede ad un lavoro direttamente tramite quel servizio. Se, invece, come nel tuo caso, un lavoro lo hai trovato autonomamente e devi solo essere in regola con la documentazione per l’assunzione come categoria protetta, mi sentirei di dirti che ha ragione il secondo centro (sempre che l’azienda che ti assumerà non te l’abbia richiesta espressamente). Io vivo a Milano e, l’ultima volta in cui ho rifatto l’iscrizione, circa due anni fa, ho avuto la relazione conclusiva in poco meno di due mesi. Ma non conosco le tempistiche di Roma. In ogni caso, in bocca al lupo!

  7. Emanuele scrive:

    Ho fatto un’unica domanda INPS per Invalidità civile, Handicap e Collocamento mirato.

    Adesso mi hanno riconosciuto il 46%. Verrò chiamato automaticamente per il collocamento mirato ( relazione conclusiva), oppure devo sbloccare la pratica in qualche maniera?

    Grazie mille

  8. GIOVANNI VENEZIA scrive:

    Buonasera io mi chiamo Giovanni e Le racconto cosa mi è successo .

    Nel settembre 2018 ho passato la visita per il collocamento mirato presso l’inps ma a tutt’oggi non ho ricevuto il verbale conclusivo ; una settimana fa sono andato all’inps per richiedere il verbale conclusivo e mi è stato detto che la direzione regionale inps ha dato disposizioni che non si può riaprire il mio fascicolo per estrarre il certificato conclusivo e che quindi io dovrei rifare la domanda per una nuova visita .

    Se possibile vorrei delucidazioni in merito .

    Cordiali saluti

    • Move@bility scrive:

      Salve, Giovanni. Purtroppo, non so come aiutarLa. Purtroppo, la burocrazia segue logiche che, per noi “comuni mortali”, sono spesso incomprensibili. Forse, l’unica cosa da fare è quella che Le hanno detto, ovvero ripresentare la domanda. In bocca al lupo!

  9. Maurizio Bergamin scrive:

    VALUTAZIONE MEDICO- LEGALE: SI sussiste LO stato invalidante utile AI fini del collocamento mirato

    RELAZIONE CONCLUSIVA ASL: SI RITIENE ATTUALMENTE NON IDONEO AL COLLOCAMENTO MIRATO IN CONSIDERAZIONE DELLE CONDIZIONI GENERALI E D’ ORGANO

    QUAL’ È LAVALUTAZIONE VALODA ? GRAZIE MOLTO GENTILI .

    • Move@bility scrive:

      Buongiorno, Maurizio. Premetto che non sono né un medico, né un legale, per cui non posso che esprimere la mia opinione. Secondo me, visto che- a quanto ho capito- la relazione conclusiva ribalta quanto detto nella valutazione medico-legale, va ritenuta valida la più recente fra le due (la relazione conclusiva?). La invito, comunque, a rivolgersi ad un legale, che potrà dare un parere più definitivo

  10. Alessandra scrive:

    Ciao a tutti
    Chiedo …la relazione conclusiva è necessaria anche per chi come me è invalido INAIL +del 33%? Per essere iscritti alla categoria ?

    • Move@bility scrive:

      Ciao Alessandra. La relazione conclusiva è richiesta per poter inserire il lavoratore/ la lavoratrice con disabilità in una situazione (mansione, contesto generale) il più compatibile possibile con la sua condizione specifica e le sue possibilità. Quindi, direi di sì 🙂

    • Salvatore scrive:

      Salve, sono iscritto al Collocamento Mirato con il 55% di Invalidità (attribuito da commissione), successivamente ho fatto visita per Diagnosi funzionale presumo e con quella mi sono iscritto alle Cat. Protetette. Il punteggio dell’ invalidità mi è poi stato innalzato all 85% in seguito a ricorso (dunque con Decreto di Omologa). Ora come fare per modificare la % nel Collocamento Mirato? Se faccio nuova domanda per nuova diagnosi funzionale, c’è la possibilità che mi modifichino anche eventualmente la percentuale di invalidità? O compileranno solo una nuova diagnosi funzionale? Grazie

      • Move@bility scrive:

        Buongiorno, Salvatore. Avendo una nuova situazione, dovrebbe richiedere una nuova visita, per ottenere la relativa diagnosi funzionale aggiornata. In bocca al lupo!

  11. Maurizio Bergamin scrive:

    RELAZIONE CONCLUSIVA ASL: SI RITIENE ATTUALMENTE NON IDONEO AL COLLOCAMENTO MIRATO IN CONSIDERAZIONE DELLE CONDIZIONI GENERALI E D’ ORGANO. O DIRITTO A PENSIONE ANTICIPATA? (32 ANNI DI CONTRIBUTI ) GRAZIE.

    • Move@bility scrive:

      Ciao Maurizio. Per questi dubbi, ti consiglio di rivolgerti all’INPS. Questo è un sito personale, non di un ufficio pubblico, per cui non sono in grado di aiutarti. Buona giornata!

  12. Maria Grazia scrive:

    Buongiorno sto compilando on line il documento della relazione finale. Ma il numero da inserire del certificato medico quale e sui fogli dell’INPS? Quello sotto il codice a barre o quello in fondo alla pagina?

    • Move@bility scrive:

      Ciao Maria Grazia, il numero del certificato, in genere, è quello che si trova sotto il codice a barre. Buona serata! 🙂

  13. Domenico scrive:

    Io ho fatto ricorso al inps per invalidità civile ho vinto il ricorso e mi è stato riconosciuto il 48%d invalidità, adesso mi devo iscrivere al collocamento mirato però serve la relazione conclusiva funzionale a chi la devo richiedere e come si fa?

    • Move@bility scrive:

      Buongiorno, Domenico. La relazione conclusiva va richiesta all’INPS, seguendo la procedura descritta in questo articolo

  14. Antonino scrive:

    Salve,
    cosa bisognare fare, in caso la relazione conclusiva sia troppo vincolante in base alle “restrizioni” formulate in grandi linee? Mi ritrovo in un paradosso credo in classico stile italiano.
    Vorrei richiedere la rivalutazione delle possibili mansioni possibili da svolgere. A chi mi devo rivolgere?
    Devo fare una nuova visita o posso contattare direttamente l’INPS?

    • Move@bility scrive:

      Buongiorno Antonino. Credo che la cosa migliore sia ripetere la procedura, visita inclusa. Prima, però, Le consiglio di consultarsi con uno specialista che conosca bene la Sua situazione, in modo da valutare correttamente i passi da seguire. In bocca al lupo!

  15. marco scrive:

    Salve, sono vincitore di un concorso pubblico per disabili, nel bando il requisito era Appartenenza, riconosciuta, ad una delle categorie dei soggetti disabili di cui all’art. 1 della
    legge n. 68/1999 e s.m.i.” e Possesso del verbale di Accertamento delle residue capacità lavorative – Legge 68/99; entrambi si dovevano avere prima della scadenza del bando. Io ero in possesso . Io ero o meglio sono in possesso della cat. protetta con invalidità del 100% rivedibile, mentre avevo una relazione conclusiva non completa. Successivamente ho fatto domanda all’imps e ho ricevuto la relazione conclusiva completa. Ho fatto il concorso l’ho vinto però la commissione mi ha scartato perchè la mia relazione conclusiva e successiva alla scadenza del bando sottolineando che è una procedura richiesta proprio dal centro per l’impiego. Sentito il centro per l’impiego mi hanno comunicato che a loro non interessa assolutamente la data ma solo il possesso del verbale con la relazione conclusiva. Ho verificato altri bandi con le stesse caratteristiche e tutti dicevano che c’era bisogno del verbale di accertamento dell’invalidità e successivamente alla stipula del contratto la relazione conclusiva, faccio presente che questa benedetta relazione conclusiva è relativa al verbale di invalidità pertanto dovrebbe essere in “essere” quando viene protocollato il verbale. Chiedo se ci sono gli estremi per un ricorso per questa ingiustizia che mi trovo a vivere, capisco siamo in Italia però fino a un certo punto poi le persone si stancano… grazie

    • Move@bility scrive:

      Salve, Marco. Non sono un avvocato, quindi non mi sento di esprimere un giudizio definitivo sulla vicenda. Suggerisco di sentirne uno, magari tramite ANMIC, Ledha o simili. In bocca al lupo!

  16. Daniele scrive:

    Salve, Sono Daniele, sto cmpilando online la domanda, ma non riesco a finirlo perche’ non so dove si chiede o trova il Numero certificato medico,cosa devo fare ?

    • Move@bility scrive:

      Buongiorno, Daniele. Il numero del certificato medico dovrebbe averglielo rilasciato il medico che ha stilato il certificato stesso. Se non lo trova, le consiglio di contattarlo per farselo dare

  17. Massimo scrive:

    Salve, leggo che l’azienda che assuma un lavoratore disabile iscritto alla L.68 non è obbligata a richiedergli la presentazione della relazione conclusiva.
    Ma se ad esempio nella relazione si prescrive di non svolgere lavori in altezza (ponteggi etc) e il lavoratore viene impiegato, con il suo consenso, in attivitá del genere, che responsabilitá ricadono sul datore di lavoro?
    Ovviamente non avendo ricevuto copia della relazione non poteva conoscerne il contenuto
    Grazie

    • Move@bility scrive:

      Buongiorno, Massimo. Non sono in grado di rispondere alla Sua domanda e, data la delicatezza del tema, Le consiglio di rivolgerla ad un avvocato specializzato in diritto del lavoro. In generale, se si prescrive di evitare un determinato tipo di lavoro (in quanto incompatibile con le condizioni del lavoratore), sarebbe opportuno (per il bene di tutte le parti coinvolte) attenersi alla prescrizione. Ma, ripeto, si tratta di buon senso, non di un parere legale. Buona giornata

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