Local Guides, il programma di Google per l’accessibilità

A quanti di voi è capitato di uscire con gli amici o col partner, pensando di trascorrere una bella serata in un locale trendy, e, una volta arrivati, rendervi conto che la serata non sarà poi così piacevole, a causa di qualche barriera architettonica di troppo? Non sarebbe fantastico avere la possibilità di conoscere in anticipo il grado di accessibilità del luogo in cui vogliamo recarci? Tutto ciò è possibile, per i locali pubblici, grazie a Google Maps. Aderendo al programma Local Guides, ciascun utente di Maps potrà segnalare, in pochi clic sul proprio smartphone o computer, l’accessibilità dei locali pubblici della propria città. Non è fantastico?

Local Guides

Immagine ©Google

come aderire a local guides?

Aderire al programma in crowdsourcing Local Guides è semplice:

  • Andate su Google Maps (dal browser o, se utilizzate lo smartphone, dall’app)
  • Dopo aver effettuato l’accesso al vostro account Google (se non siete già loggati), selezionate dal menu a tendina “I tuoi contributi
  • A questo punto, sarete invitati ad aderire a Local Guides: cliccate su “Inizia” per accettare e  indicate la città in cui vivete
  • Per condividere le vostre recensioni sull’accessibilità dei locali pubblici, dovrete attivare la Cronologia delle posizioni, cliccando sull’apposito link sul vostro dispositivo
  • Quindi, sarete invitati a condividere una recensione sui luoghi che avete visitato e, se volete, a rispondere a qualche domanda sulla loro accessibilità. Per esempio, se quel luogo è accessibile a persone che usano la sedia a rotelle, o altro ancora (qui trovate alcuni esempi).
local guides

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Per ogni recensione, accumulerete dei punti e, via via, avanzerete di livello. I punti guadagnati vi consentiranno di accedere a vantaggi come la possibilità di avere in anteprima delle nuove funzionalità. Ma, soprattutto, avrete la soddisfazione di aver fatto qualcosa di utile per gli altri, con un minimo sforzo. Perché un mondo più accessibile non è utile solo a chi ha una disabilità di qualche tipo, ma a tutta la collettività!

Pensione: i benefici previdenziali per i lavoratori invalidi

Avete un’invalidità e state cominciando a pensare a quando potrete andare in pensione? Buone notizie: per i lavoratori con disabilità che abbiano un’invalidità riconosciuta pari o superiore all’80%, la normativa vigente prevede la possibilità di andare in pensione (sia di vecchiaia che anticipata) con qualche anno di anticipo, rispetto all’età generale, che attualmente è fissata a 66 anni e 7 mesi per la vecchiaia oppure 42 anni e 10 mesi di contributi per il trattamento anticipato (41 anni e 10 mesi per le donne).

pensione

pensione di vecchiaia anticipata

I lavoratori dipendenti del settore privato con una invalidità non inferiore all’80% possono accedere alla pensione di vecchiaia a 60 anni se uomini e a 55 anni se donne purché abbiano almeno 20 anni di contributi, come previsto dall’articolo 1, comma 8 del Dlgs 503/1992. Dal 2013, tali requisiti si adeguano alla stima di vita e, quindi, nel triennio 2016-2018 è necessario raggiungere 60 anni e 7 mesi per gli uomini e 55 anni e 7 mesi per le donne. Ma attenzione: è necessario attendere l’apertura di una finestra mobile di 12 mesi per ottenere il primo rateo pensionistico, a differenza di quanto accade attualmente nella normativa generale, che ha soppresso le finestre annuali a partire dal 2012.

Inoltre, l’articolo 80, comma 3 della legge 388/2000 consente ai lavoratori sordomuti, agli invalidi civili per qualsiasi causa ai quali sia stata riconosciuta un’invalidità superiore al 74% o assimilabile, agli invalidi di guerra, civili di guerra e gli invalidi per causa di servizio nel rapporto di pubblico impiego con le Amministrazioni statali o gli Enti locali, con invalidità che rientri nelle prime quattro categorie della tabella A A allegata al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra (DPR 915/1978) di richiedere, per ogni anno di lavoro effettivamente svolto, due mesi di contribuzione figurativa, fino ad un massimo di 5 anni di contribuzione figurativa. Questo beneficio è valido solo per i periodi di lavoro dipendente (sia nel settore pubblico che in quello privato), non per i lavoratori autonomi o per  la contribuzione legata al riscatto di periodi non legati ad attività lavorativa (ad esempio, gli anni degli studi universitari).

Negli ultimi anni inoltre, si sono aggiunti altri due benefici legati alla pensione. Il primo è la possibilità, per i lavoratori con una invalidità pari o superiore al 74%, a partire dai 63 anni d’età, di ottenere la cosiddetta APE sociale, un sussidio di accompagnamento alla pensione di vecchiaia erogato dallo Stato. Il valore del sussidio è pari all’importo della pensione maturata al momento di accesso allo strumento, entro un massimo di 1.500 euro lordi al mese. Per averne diritto, il lavoratore deve avere almeno 30 anni di anzianità contributiva. In alternativa, se si tratta di una condizione più favorevole rispetto all’APE sociale, i lavoratori che abbiano raggiunto almeno 41 anni di contributi (indipendentemente da sesso ed età) e abbiano lavorato per almeno 12 mesi prima di compiere il 19° anno di età (i cosiddetti lavoratori precoci) possono accedere alla pensione anticipata.

 

 

 

 

 

 

 

My Voice: l’app che ridà la voce ai malati di SLA

Ammalarsi di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), o di un’altra malattia neuromuscolare, non comporta soltanto l’insorgenza di problemi motori (fino alla totale immobilità) e respiratori, ma anche la perdita progressiva di una funzione molto importante nel quotidiano, per socializzare o esprimere i propri bisogni e sentimenti: la voce. Proprio dalla volontà di ovviare a questo problema nasce My Voice, l’app per smartphone e tablet messa a punto dal laboratorio del Centro Nemo dell’ospedale Niguarda di Milano, che da anni rappresenta un punto di riferimento per chi ha malattie neuro-degenerative e per i familiari. Allo sviluppo dell’app ha contribuito anche l’agenzia pubblicitaria McCann.

My Voice

My Voice funziona come una sorta di “banca del tempo“, che consente ai malati di SLA di registrare parole utili per esprimere bisogni quotidiani (ad esempio, freddo, caldo, fame, sete), ma anche frasi da dire ai propri cari: “Ti voglio bene”, “Ti amo“, etc. Frasi che, una volta persa la possibilità di articolare le parole, sarebbe impossibile pronunciare, grazie all’app, possono essere salvate e scaricate su un comunicatore, che la persona malata di SLA potrà azionare, in seguito, anche con un semplice movimento oculare. Insomma, dei “messaggi in bottiglia“, da tirare fuori per ritrovare, anche solo per pochi secondi, le sensazioni che solo la voce naturale (più calda e carica di sfumature espressive rispetto a quella metallica di un comunicatore) può esprimere in pieno.

messaggio in bottiglia

My Voice è disponibile per dispositivi Android e IOS, al costo di poco più di 2 €. Il ricavato dalle vendite dell’app servirà interamente a finanziare le attività del Centro Nemo. Il video di lancio dell’app (v. sotto), con testimonial Alberto Spada, 42enne malato di SLA e primo ad utilizzarla, è stato presentato anche al Festival Internazionale della Creatività a Cannes.

Inoltre, My Voice mira a finanziare il progetto “Una banca per la propria voce”, il cui obiettivo è migliorare la vita delle persone con difficoltà di comunicazione verbale, fornendo loro un valore aggiunto rispetto ai sistemi di Comunicazione Aumentativa Alternativa già esistenti.

“Lombardia Facile”, una regione accessibile a tutti

Da qualche settimana, i cittadini lombardi con disabilità hanno a disposizione un nuovo servizio: “Lombardia Facile“, il portale che raccoglierà tutte le informazioni utili, come suggerisce il nome stesso del progetto, a facilitare la vita quotidiana delle persone con disabilità.

"Lombardia Facile"

Dalla previdenza al lavoro e alla scuola, dal turismo allo sport e al tempo libero: su “Lombardia Facile” sarà, gradualmente, possibile reperire tutte le informazioni su normative, agevolazioni e servizi a disposizione di cittadini residenti e turisti con disabilità in Lombardia.

Nato dalla collaborazione tra Regione Lombardia e associazioni ed organizzazioni che rappresentano e difendono i diritti di varie categorie di persone con disabilità, motoria e sensoriale, il progetto “Lombardia Facile” vuole rimuovere tutti gli ostacoli e le barriere (fisiche e informative) che, ad oggi, complicano la vita di chi ha una disabilità o esigenze speciali.

Il portale presta una grande attenzione in particolare ai temi della mobilità e del turismo accessibile. Su “Lombardia Facile”, infatti, è disponibile un motore di ricerca attraverso il quale è possibile accedere ad informazioni sull’accessibilità di vari monumenti, musei e luoghi d’interesse artistico e culturale della Lombardia.

Inoltre, sul sito è possibile reperire tutte le informazioni su un altro servizio, attivo dal 2001, dedicato alle persone con disabilità: SpazioDisabilità, che offre consulenza su vari argomenti legati alla disabilità. SpazioDisabilità è pensato sia per le persone con disabilità che per i familiari e le figure che, a vario titolo, prestano loro assistenza. Anche questo servizio è stato ripensato e si punta alla creazione di un sistema di front office diffuso su tutto il territorio regionale, aggiungendo a quello oggi disponibile presso la sede centrale della Regione altri punti informativi in tutti i capoluoghi di provincia. Dall’anno prossimo, inoltre, chi si rivolgerà a SpazioDisabilità avrà a disposizione un ulteriore servizio: la video-chat in LIS, che consentirà alle persone sorde di comunicare con gli operatori del front office grazie all’intermediazione di un interprete LIS collegato in videoconferenza.

Insomma, si stanno facendo importanti passi avanti per l’accessibilità e l’inclusione di tutti i cittadini. È auspicabile che iniziative simili vengano attivate anche in altre regioni. Ne conoscete qualcuna? Segnalatemela!

Pedius: il telefono per le persone sorde

Viviamo in un’epoca nella quale la comunicazione è fondamentale, soprattutto attraverso telefono e web. Tutti noi abbiamo in tasca almeno uno smartphone, che utilizziamo praticamente per tutto: trovare un percorso o un’informazione, comunicare con parenti ed amici, fare acquisti, etc. Le app agevolano molto queste attività. Ma ce ne sono alcune per le quali è ancora essenziale interagire, anche telefonicamente, con persone in carne ed ossa: per esempio, quando l’auto si ferma, magari in una strada fuori città, lungo la quale non passa nessuno a cui chiedere aiuto. La domanda sorge spontanea: come fa, in questi casi, una persona sorda, se, magari, si trova a doverlo fare in emergenza, senza nessuno che possa farle da intermediario nella comunicazione? La risposta, semplice quanto efficace, è Pedius, l’applicazione per dispositivi Android e IOS, che dà “orecchie e voce” alle persone sorde, quando debbono comunicare per telefono.

come funziona pedius

Il funzionamento di Pedius è semplice: l’utente chiama normalmente il servizio di cui ha bisogno, ma, mentre l’operatore gli risponde normalmente a voce, lui legge quanto gli dice e gli risponde attraverso un normale servizio di messaggistica, che viene poi tradotto in parole da un sintetizzatore vocale, che utilizza la voce della persona o quella standard (a seconda delle impostazioni dell’app). Insomma, Pedius fa da “ponte” tra la persona sorda e i suoi interlocutori telefonici, preservando anche la privacy e l’autonomia della persona (tutti sappiamo quanto possa essere imbarazzante chiedere ad altri di fare “certe telefonate” per noi). 

Pedius come funziona

Per utilizzare Pedius, è sufficiente scaricare (gratuitamente) l’app dallo store del proprio dispositivo e sottoscrivere un abbonamento (i prezzi, decisamente abbordabili, sono disponibili sul sito ufficiale dell’applicazione).

la storia di pedius

Pedius è nata nel 2012, dall’idea di un giovane laureato in informatica, Lorenzo di Ciaccio, che ha avuto l’intuizione vedendo in tv la storia di una persona sorda che, coinvolta in un incidente stradale, non aveva potuto chiamare da sé i soccorsi e, perciò, aveva dovuto aspettare a lungo, prima che qualcuno arrivasse in suo aiuto. Da qui, l’idea di Lorenzo di creare qualcosa che aiutasse ad abbattere anche queste “barriere digitali”, importanti e “pesanti” tanto quanto quelle architettoniche e culturali delle quali parliamo spesso.

Pedius abbatte le barriere digitali

Pedius, oggi, è disponibile in 6 lingue: italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese e portoghese. Può, quindi, essere molto utile anche in caso di viaggi (per lavoro o divertimento) all’estero.

Accessibilità: Kimap mappa anche Bologna

Abbiamo già parlato, qualche tempo fa, di Kimap, l’ecosistema digitale sviluppato da Kinoa srl  con l’obiettivo di mappare le barriere architettoniche presenti nelle città, con particolare attenzione all’accessibilità per le persone che hanno una disabilità motoria. Dopo quella di Firenze, è stata, ora, la volta di Bologna, dove la mappatura ha riguardato le strade che, dalla Stazione Centrale, vanno verso i principali monumenti e le zone centrali della città, con una puntata anche verso le strade dell’area universitaria. Nel complesso, è stata mappata l’accessibilità di circa 8 km di strade percorse quotidianamente da turisti e da cittadini.

Mappa dell'accessibilità di Bologna

La mappatura del centro di Bologna

I punti verdi indicano buona accessibilità della strada, quelli gialli indicano piccoli ostacoli e vibrazioni mediamente impattanti sul percorso, i punti rossi un segnale di primo pericolo registrato da vibrazioni molto accentuate della sedia a rotelle e da ostacoli o gradini difficili da superare. Infine, il segnale rosso con la carrozzina indica la presenza di barriere architettoniche, il segnale viola con il birillo la presenza di un ostacolo provvisorio, mentre il segnale arancione con la carrozzina segnala una pendenza difficile da percorrere.

Come sempre, è stato indispensabile il contributo dei Kimappers, la sempre più nutrita community di utenti e volontari che, quotidianamente, condividono percorsi, ostacoli, esperienza e itinerari turistici accessibili anche a chi, per spostarsi, è costretto ad usare una sedia a rotelle o altri ausili.

Kimap - app per smartphoneIl progetto Kimap non si ferma certo qui: i prossimi passi sono il rilascio dell’app gratuita nei principali store per i dispositivi mobili e il prosieguo dei test nelle più note città turistiche del nostro Paese. La prossima tappa è già fissata: sarà il turno di Roma, la nostra Capitale, che ogni anno attira milioni di turisti provenienti da tutto il mondo. Una sfida non da poco, date le peculiarità della meravigliosa (ma non certo super-accessibile) “città eterna”!

Ne parleremo senz’altro anche in questo spazio, naturalmente: stay tuned!

“Corsie gialle e Ztl”: un’app che semplifica la vita

Ancora una volta, la tecnologia viene in aiuto delle persone con disabilità. Abbiamo già parlato di varie app che si pongono questo obiettivo, per esempio quelle per individuare o segnalare le barriere architettoniche. In questo articolo, parleremo di “Corsie gialle e Ztl“, l’app che consente di velocizzare la procedura per richiedere il permesso di accesso alle zone a traffico limitato, sempre più diffuse nelle nostre città, e alle corsie preferenziali.

guidare auto

Infatti, gli automobilisti con disabilità dotati dell’apposito contrassegno blu hanno diritto a circolare:

  • nelle zone a traffico limitato
  • sulle corsie riservate ad autobus e taxi
  • nelle aree pedonali, purché siano autorizzate all’accesso altre categorie di veicoli, in particolare quelli per l’espletamento di servizi di trasporto pubblico
  • in caso di blocco, sospensione o limitazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica, di pubblico interesse e anti-inquinamento, ad esempio in occasione di domeniche ecologiche o targhe alterne.

In genere, per poter accedere a zone a traffico limitato, è necessario seguire una procedura alquanto complessa: comunicare agli uffici competenti del Comune in questione, tramite fax o posta elettronica, l’intenzione di circolare in quella determinata area, trasmettendo: i dati della targa del veicolo, il giorno e la fascia oraria in cui si intende circolare e copia dei documenti specifici richiesti dal Comune di riferimento (qui, per esempio, la pagina con la modulistica per inviare la richiesta al Comune di Milano).

Questa procedura può essere notevolmente velocizzata e snellita grazie a “Corsie gialle e Ztl”. L’app, attualmente disponibile per dispositivi Android, permette d’inviare in pochi passaggi tutte le informazioni necessarie ad ottenere l’autorizzazione a transitare nell’area Ztl del comune che c’interessa. Ecco come, in questo breve video:

Attraverso l’app “Corsie gialle e Ztl”, è possibile:

  • acquisire i documenti, necessari per inviare la richiesta di transito, anche attraverso la fotocamera dello smartphone
  • importare dalla galleria foto del dispositivo le immagini dei documenti, se già acquisiti in precedenza
  • selezionare Comune, data, ora d’inizio e di fine del transito e targa del veicolo per pre-impostare il messaggio e-mail che sarà inviato al Comune nel quale si trovano la Ztl o le corsie gialle
  • targa e scansioni dei documenti rimangono memorizzate nell’applicazione e non devono essere ricaricate ogni volta.

"Cprsie gialle e Ztl"

 Insomma, si può fare tutto in pochi clic, in modo semplice e veloce. Comodo, no?

Kimap: la tecnologia a supporto dell’accessibilità

Sarebbe fantastico poter girare ovunque senza imbattersi in barriere architettoniche di alcun genere, vero? Purtroppo, questo è un sogno impossibile da realizzare in tempi brevi. Allora, che fare? Rassegnarsi allo status quo nell’attesa che un colpo di bacchetta magica elimini tutti gli ostacoli o fare qualcosa? Gli ideatori di Kimap hanno optato per la seconda opzione.

Kimap logo

Kimap - app per smartphoneMa che cos’è Kimap? È un vero e proprio ecosistema digitale “anti-barriere”, costituito da un’app per smartphone (che sarà presto disponibile per dispositivi Android e IOS) che aiuta a mappare le barriere architettoniche e funge da navigatore “barrier-free per consentire alle persone con disabilità di spostarsi agevolmente lungo i percorsi mappati, un dispositivo di IoT (Internet of Things) semplice da utilizzare, che migliora i risultati della mappatura, aggiornandoli costantemente, e una community di utenti in grado di confermare o aggiornare in tempo reale le informazioni ottenute attraverso la mappatura. A promuovere Kimap e realizzarlo è la start-up innovativa Kinoa, nata un anno fa con l’obiettivo di realizzare prodotti innovativi attraverso l’integrazione di Big Data e tecnologie di Internet of Things.

Nei giorni scorsi, a Firenze, gli ideatori di Kimap hanno organizzato la prima mappatura  della città in tempo reale, con la collaborazione del kimapper Armando Deiche ha percorso su sedia a rotelle alcuni punti della città particolarmente strategici sia per i turisti che per i cittadini che si spostano per lavoro, studio, etc. La mappatura ha riguardato: Stazione ferroviaria di Campo di Marte, Piazza Beccaria verso il centro storico e il mercato di Sant’Ambrogio; via Maragliano, piazza San Jacopino e Viale Redi, Ponte Vecchio, Piazza Pitti, Santo Spirito e Piazza del Carmine.

Kimap

Il kimapper Armando Dei

La mappatura effettuata ha permesso di ottenere in tempo reale varie mappe, salvate direttamente sullo smartphone del kimapper, che classificano le barriere architettoniche utilizzando tre colori: i punti verdi indicano una strada con buona accessibilità; quelli gialli, invece, indicano piccoli ostacoli e vibrazioni mediamente impattanti sul percorso; infine, i punti rossi indicano un segnale di primo pericolo registrato da vibrazioni molto accentuate della sedia a rotelle e da ostacoli o gradini difficili da superare. Inoltre, in nero sono contrassegnate le strade “non accessibili” perché non percorribili in sicurezza con la sedia a rotelle in quanto prive di marciapiedi e/o con asfalto fortemente sconnesso. Tramite l’app di Kimap, l’utente può anche segnalare ulteriori impedimenti temporanei al passaggio, cantieri e pendenze difficili da affrontare.

Kimap la mappa

La mappa della zona Campo di Marte

Il progetto Kimap è appena partito e il team è ancora al lavoro sia sull’app che sul perfezionamento del dispositivo. Dopo Firenze, saranno effettuate mappature in tempo reale anche in altre città, in collaborazione con associazioni, università e amministrazioni locali. Sarà un lavoro lungo e complesso, ma le premesse per ottenere dei buoni risultati ci sono tutte. In bocca al lupo, Kimap!

 

Telefonia: tutte le agevolazioni per gli utenti con disabilità

Abbiamo già parlato delle agevolazioni previste dalla legge per l’acquisto di computer e altre apparecchiature tecnologiche. Ma forse non tutti sanno che sono previste agevolazioni dedicate alle persone con disabilità anche per quanto riguarda le tariffe relative alla telefonia fissa e mobile e alla navigazione in Internet. Una deliberazione del 3 ottobre 2007 dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, infatti, prevede tariffe e sconti particolarmente vantaggiosi per gli utenti di telefonia con disabilità sensoriale (visiva o uditiva) e per le famiglie all’interno delle quali vi siano membri con tali disabilità. Un recente aggiornamento estende ulteriormente queste agevolazioni.

telefonia fissa e internet

telefonia fissa

Ecco le agevolazioni previste per gli utenti disabili per la linea telefonica di casa (sia per le chiamate che per la navigazione sul web).

  • Riduzione del 50% del canone mensile di abbonamento per anziani, persone con disabilità e utenti con “esigenze sociali speciali” e per tutte le offerte comprensive di traffico Internet– Per goderne, è necessario che, all’interno del nucleo familiare, vi sia un”over-75″, una persona con invalidità civile, un percettore di pensione sociale o un capofamiglia disoccupato. Inoltre, l’ISEE del nucleo familiare non deve superare i 6713,93 €.
  • Esenzione totale dal pagamento del canone mensile per le persone sorde – Riservata a persone in possesso del certificato di sordomutismo (Legge 381/1970) e che abbiano diritto all’indennità di comunicazione, se titolari dell’abbonamento, o all’abbonato che conviva con la persona sorda. Per usufruirne, è richiesta la presentazione dello “stato famiglia” (autocertificabile), insieme alla certificazione sanitaria che attesti la sordità e la titolarità dell’indennità di comunicazione.
  • Agevolazioni per le persone non vedenti – Gli operatori telefonici devono riconoscere gratuitamente 90 ore mensili di navigazione in Internet da postazione fissa, in caso di tariffazione a consumo, o uno sconto del 50% sulla tariffa mensile in caso di abbonamenti “flat”. Le agevolazioni, precedentemente previste solo per i ciechi totali, sono state recentemente estese anche ai ciechi parziali, previa presentazione della relativa documentazione. Come per le agevolazioni previste per le persone sorde, anche in questo caso se ne può godere anche qualora l’abbonamento sia intestato a persona convivente con il non vedente.

telefonia mobile

telefonia mobile

  • Esenzione dal pagamento della tassa di concessione governativa, generalmente dovuta in caso di sottoscrizione di abbonamenti di telefonia fissa.
  • Offerta dedicata ad utenti sordi, ciechi totali o parziali – Questa tariffa dev’essere caratterizzata da un congruo volume di traffico dati ad un prezzo abbordabile, che non superi il 50% del miglior prezzo praticato dall’operatore di telefonia mobile per tutte le offerte vigenti a parità di volume di traffico dati.
  • Per gli utenti non udenti – La normativa prevede un volume di traffico dati di almeno 20 Gb oltre all’invio di almeno 50 SMS gratuiti al giorno.
  • Per gli utenti non vedenti – È prevista un’offerta comprensiva di 2.000 minuti di traffico voce gratuiti ed un volume di traffico dati di almeno 10 Gb.

Le compagnie telefoniche dovranno rendere disponibili queste tariffe agevolate entro 120 giorni dall’entrata in vigore della delibera Agcom dello scorso gennaio. Nel frattempo, restano comunque valide le agevolazioni già previste da ciascun operatore per gli utenti con disabilità, consultabili sui siti web degli operatori di telefonia fissa e mobile.

È evidente, però, che manca ancora all’appello una fetta non trascurabile di utenti con disabilità, per i quali la telefonia (in particolare, quella mobile) è uno strumento essenziale per l’integrazione sociale e lavorativa: a quando tariffe dedicate anche a chi ha una disabilità motoria?

Agevolazioni fiscali per disabili: le novità 2017

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente reso disponibile la versione aggiornata della propria Guida alle Agevolazioni Fiscali per le Persone con Disabilità (potete scaricarla gratuitamente in PDF qui). Tre le principali novità contenute nell’aggiornamento di gennaio 2017:

Vediamo, quindi, nel dettaglio le novità relative alle agevolazioni fiscali per le persone con disabilità per l’anno 2017.

agevolazioni fiscali 2017

agevolazioni fiscali: SPESE SANITARIE E PER GLI AUSILI

In questo caso, le novità relative alle agevolazioni fiscali per il 2017 riguardano la documentazione che è necessario esibire per goderne, sia che si tratti di deduzione che di detrazione.  Nello specifico, coloro la cui condizione di invalidità o handicap è stata accertata da una delle commissioni preposte (come previsto dalla legge 104/92) possono avvalersi di un’autocertificazione, che specifichi quale organo e in quale data abbia accertato l’invalidità o l’handicap. Naturalmente, è sempre possibile che venga richiesto, successivamente, di presentare la documentazione, quindi è vivamente sconsigliato “fare i furbi”!

Va sempre conservato il documento fiscale (scontrino, fattura o quietanza) che attesta la spesa sostenuta. Inoltre, in caso di protesi e ausili (inclusi quelli di tipo tecnologico) è sempre bene conservare la prescrizione medica che ne attesta la necessità per il miglioramento della qualità della vita della persona con disabilità.

AGEVOLAZIONI FISCALI: POLIZZE ASSICURATIVE

Un’altra novità  in materia di agevolazioni fiscali per le persone con disabilità riguarda le polizze assicurative che prevedano il rischio di morte o di invalidità permanente non inferiore al 5% o di non autosufficienza nel compiere i normali atti della vita quotidiana. Per queste polizze, era già prevista una detrazione Irpef del 19% per un importo rispettivamente di 530 € per le assicurazioni che prevedono rischio di morte o d’invalidità permanente, e 1.291,14 € per quelle che coprono il rischio di non autosufficienza. La novità riguarda l’elevamento da 530 a 750 € dell’importo detraibile per i premi versati a tutela di persone con disabilità grave, che coprono il rischio di morte.

AGEVOLAZIONI FISCALI: barriere architettoniche

Per quanto riguarda gli interventi atti a rimuovere le barriere architettoniche, sono stati prorogati i limiti per godere delle maggiori detrazioni. In particolare, per gli interventi di ristrutturazione edilizia sugli immobili (per esempio: ascensori, montacarichi, robotica/domotica e altre innovazioni tecnologiche che consentano di favorire la mobilità interna ed esterna delle persone con disabilità), è possibile fruire di una detrazione Irpef pari al:

  • 50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 €, se la spesa è sostenuta tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2017;
  • 36%, da calcolare su un importo massimo di 48.000 €, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2018

Rimangono invariate, al momento, le condizioni per godere di tutte le altre agevolazioni previste (per esempio, per l’acquisto dell’automobile).