“Ciak si aggira”:evitare le barriere architettoniche è un gioco

Tutti noi sappiamo quanto numerose siano le barriere architettoniche che, quotidianamente, si trova a dover affrontare chi ha una disabilità, ma anche chi va in giro per le nostre città con bambini piccoli o bagagli ingombranti. Molte di queste barriere sono frutto di noncuranza o sbadataggine (per esempio, le auto parcheggiate davanti agli scivoli che consentono l’accesso a chi si muove con una sedia a rotelle). Come sensibilizzare la collettività a “mettersi nei panni degli altri” e, di riflesso, le amministrazioni (locali e nazionali) a progettare spazi realmente “accessibili”? Un modo può essere, per esempio, partire dai bambini, abituandoli a questo atteggiamento mentale attraverso il gioco. Da questo spunto è nata l’idea di “Ciak si aggira“, un gioco da tavolo rivolto ai bambini dai 6 anni in su ideato da Ermio De Luca, ingegnere che convive con una disabilità e quindi conosce direttamente il problema.

Ciak si aggira

la storia

Protagonisti di “Ciak si aggira” sono sei bambini: Fabio, Giorgio, Mauro, Adele, Fanny e Marta, più la “guest star” Isotta, la sedia a rotelle che Fabio utilizza. I sei amici vivono insieme mille avventure e amano andare in giro per la città, a scoprire posti nuovi: ma riusciranno a farlo senza che le barriere architettoniche rovinino loro la festa?

Ciak si aggira - I sei amici e Isotta

come si gioca a “ciak si aggira”?

Il principio alla base di “Ciak si aggira” è quello del celeberrimo gioco dell’oca:  i giocatori, attraverso delle pedine, debbono spostarsi lungo il percorso tracciato sul tabellone, riconoscendo e, per l’appunto, aggirando le barriere architettoniche che incontrano, imparando a conoscere anche gli effetti che tali ostacoli hanno sulla mobilità di chi utilizza sedie a rotelle o ausili per camminare.

Il gioco è edito da La Macina Onlus, costa € 19,50 e si può richiedere inviando una mail a emailtowork@libero.it. Se state cercando un’idea-regalo divertente, ma anche utile ed intelligente per i vostri bambini, approfittatene!

Amsterdam: ecologica, trasgressiva…e accessibile!

Proseguiamo il nostro tour ideale dell’Europa accessibile facendo tappa ad Amsterdam, la capitale dei Paesi Bassi. Culturalmente vivace, attenta all’ambiente (basti pensare al gran numero di biciclette per le strade) e trasgressiva (provate a chiedere in giro le prima cose che associano alla città… a parte tulipani e zoccoli olandesi!), come la gran parte delle capitali nordeuropee, Amsterdam è decisamente all’avanguardia in materia di accessibilità, per tutti coloro che hanno difficoltà di movimento o esigenze “speciali” (non siate maliziosi!).

Raggiungere Amsterdam dall’Italia è semplice: in aereo, in poche ore si può arrivare all’aeroporto di Schipol, enorme ma decisamente alla portata di tutti i passeggeri, quanto ad accessibilità. Per raggiungere la città, potrete utilizzare il treno intercity che collega lo scalo al centro di Amsterdam, meglio se prenotando in anticipo l’eventuale assistenza, visto che, per salire a bordo, vanno superati tre gradini: potreste richiederla anche una volta arrivati, ma preparatevi ad aspettare…anche per ore! Se, invece, optate per il treno più lento, Sprinter, potrete fare a meno dell’assistenza, perché l’accesso è a livello del binario.

Amsterdam

Una volta arrivati, potrete tirare un sospiro di sollievo: anche se, per la maggior parte, le strade cittadine sono lastricate di mattoncini stretti, la città è decisamente a misura di persone a mobilità ridotta, con scivoli che agevolano la salita e la discesa dai marciapiedi e poche auto in circolazione (in compenso, come dicevo, abbondano le biciclette, ma anche le piste ciclabili). Anche i mezzi pubblici sono in larga parte accessibili: la rete metropolitana è provvista di ascensori e treni a livello della banchina; i nuovi tram dispongono di ingressi accessibili e, per ogni evenienza, di pedane estraibili alla bisogna dal conducente. Non tutti gli autobus, invece, sono ad oggi accessibili, ma molti hanno pedane estraibili per consentire l’accesso anche ai viaggiatori su sedia a rotelle. Ma Amsterdam è una “città d’acqua”, quindi sarebbe un peccato non fare un giro su uno dei caratteristici battelli, tutti pienamente accessibili. E c’è di più: se volete fare un giro in bicicletta, potrete farlo anche se utilizzate una sedia a rotelle, noleggiando una delle apposite biciclette speciali. Per organizzare al meglio i vostri tour cittadini, potete consultare il sito della locale azienda dei trasporti (disponibile anche in inglese).

Il modo più comodo (e conveniente) per visitare Amsterdam da turisti è la Amsterdam Card, richiedibile anche online, che consente non solo di utilizzare liberamente i trasporti pubblici, ma anche di accedere alle attrazioni e ai musei più importanti della città (in molti casi, per i turisti con disabilità e per gli accompagnatori, nonché per i bambini, usufruendo di sconti). La maggior parte dei musei e delle mete più ambite dai turisti è accessibile: dal Museo Van Gogh alla casa di Anna Frank (almeno nella parte rinnovata), fino alla Heineken Experience, praticamente ovunque avrete la possibilità di accedere senza troppe difficoltà. E lo stesso vale per la maggior parte dei ristoranti e dei negozi cittadini (qui trovate informazioni dettagliate sull’accessibilità di musei, trasporti e luoghi pubblici delle principali città olandesi).

Non vi resta che partire: buon viaggio!

PS. Ci siete stati e volete condividere informazioni con gli altri utenti del sito? Siete i benvenuti!

Teatro-terapia, per conoscersi ed esprimersi

Il teatro, da sempre, è visto come una sorta di “rito purificatore” (non per niente, Aristotele diceva che la finalità del teatro era, per l’appunto, la catarsi), una forma di psicoterapia, intesa come espressione dell’animo umano, con tutte le sfumature e le contraddizioni del caso. Proprio da questa considerazione nasce la teatro-terapia, un percorso di cura e crescita personale che si basa sulla messa in scena del proprio vissuto attraverso l’improvvisazione teatrale, coniugando recitazione (in primis, il celebre metodo Stanislavskij) e psicologia (da Winnicott a Freud e Jung).

Teatro-terapia

La teatro-terapia può essere applicata praticamente su tutti, dai bambini agli anziani, compresi i soggetti con disabilità psichica. Naturalmente, a seconda dei destinatari della terapia, cambiano le finalità della stessa: nel caso dei bambini, l’attenzione è posta prevalentemente sull’aspetto pedagogico, mentre, quando si applica a persone con disabilità, l’obiettivo è la riabilitazione. In generale, però, l’obiettivo principale di questa tecnica è l’armonizzazione del rapporto tra corpo, voce e mente, nella relazione con gli altri, con se stessi e con la propria creatività. Ma come funziona, concretamente?

Teatro-terapia bambini

Sotto la guida di un teatro-terapeuta, che è psicologo e teatrante specializzato che ha frequentato un apposito corso triennale, le persone vengono aiutate a dare voce ai propri vissuti, superando gradualmente eventuali blocchi per entrare in armonia con se stessi e con gli altri e socializzare, utilizzando il corpo, la voce e la mimica. Nel caso di soggetti nevrotici o border-line, il compito del terapeuta è quello di aiutarli a sviluppare il proprio io adulto. Nell’arco delle varie sedute che costituiscono il percorso di teatro-terapia, le persone conoscono meglio se stesse e gli altri, affrontano le proprie paure e fragilità, diventano consapevoli dei propri limiti, imparando a non giudicarsi e non giudicare, accettando se stesse e gli altri per come sono. Ciò è reso possibile anche dall’improvvisazione, che consente di esprimere con maggiore libertà i propri vissuti, protetti dal “fare finta” di essere qualcun altro.

teatro-terapia disabili

I percorsi di teatro-terapia si stanno diffondendo sempre di più, un po’ in tutta Italia. Per restare aggiornati su tutte le attività, potete consultare il sito della FIT (Federazione Italiana di Teatro-Terapia). Pronti ad andare in scena?

 

Divertimento per tutti!

Che divertimento giostre e montagne russe, vero? Queste attrazioni non sono apprezzate solo dai bambini: anche noi “(parecchio…) over 10” le amiamo e sogniamo! Allora, perché farne a meno?

Ormai, i parchi più importanti, in Italia e non solo, offrono una grande varietà di attrazioni (generalmente, contrassegnate da vari simboli, che ne indicano il livello di difficoltà e, quindi, di accessibilità) e servizi, per far vivere a pieno l’esperienza a tutti i visitatori: dai bambini più piccoli agli adulti, compresi disabili motori e sensoriali.

  • Partiamo dal più celebre parco dei divertimenti d’Europa, Disneyland Paris, che offre davvero un divertimento a misura di tutti e particolari agevolazioni sul costo dei biglietti, delle quali si può usufruire esibendo la Priority Card, che viene distribuita a quanti esibiscono un certificato d’invalidità o certificato medico, o la Facility Card, riservata a chi si trova in uno stato di disabilità temporanea (per esempio, in seguito ad un incidente) e alle donne in gravidanza, sempre a fronte della presentazione del certificato medico che attesti la possibilità di utilizzare le varie attrazioni senza problemi. Per le persone sorde, per esempio, alcune attrazioni sono dotate di un sistema di amplificazione a induzione magnetica. Per i disabili motori o visivi e i loro accompagnatori (compresi gli animali da assistenza, ove previsti), alcune attrazioni dispongono di ingressi dedicati. In genere, il parco non prevede particolari sconti sul costo dei biglietti per i visitatori con disabilità, ma è sempre consigliabile verificare eventuali iniziative specifiche contattando il numero 02/75419755.
  • Tornando ai confini italiani, Gardaland prevede sia tessere d’accesso facilitato (per disabili, anziani e donne in gravidanza, con modalità simili a quelle di Disneyland Paris) che  prezzi dedicati per i biglietti destinati ai visitatori diversamente abili e ai loro accompagnatori: i disabili non autosufficienti hanno diritto ad un ingresso gratuito, mentre i loro accompagnatori possono accedere acquistando un biglietto ridotto; i disabili autosufficienti, invece, accedono al parco acquistando un biglietto da 33 € (esibendo, naturalmente, tutta la documentazione del caso). Inoltre, anche Gardaland dispone di accessi e servizi dedicati e segnaletica per disabili fisici e sensoriali, sia presso le attrazioni che nelle aree riservate agli spettacoli, nei ristoranti e nei negozi del parco. Inoltre, quest’anno Gardaland offre un nuovo servizio: Easy Rider, per accompagnare gruppi al cui interno vi siano persone con disabilità all’interno del parco, aiutandole a scegliere le attrazioni più adatte e ad organizzare al meglio la giornata. La raccomandazione per godersi a pieno i divertimento è scaricare la guida dal sito del parco, programmare per tempo il proprio itinerario e arrivare in anticipo, in modo da poter ritirare la card ed usufruire di tutti i servizi dedicati. Avete qualche esigenza particolare? Potete contattare direttamente il parco ai riferimenti indicati sul sito.
  • Molto simile il livello di servizio offerto da Mirabilandia, sia in termini di prezzi che di servizi. Il parco di Ravenna presta particolare attenzione alle famiglie con bambini, per le quali è previsto un pacchetto ad hoc, e ai “senior“, che hanno diritto ad un biglietto a prezzo scontato. Per i disabili non autosufficienti (e per i bambini al di sotto del metro di altezza), l’ingresso è gratuito, mentre gli accompagnatori hanno diritto ad un biglietto ridotto. Per maggiori informazioni o per esigenze particolari, è possibile contattare la gestione del parco tramite il form online.
  • Molto simile l’offerta di Rainbow Magicland, il parco dei divertimenti nei pressi di Roma, che prevede sia attrazioni di diversi livelli di difficoltà ed accessibilità che politiche di prezzo ad hoc per particolari categorie: entrano gratis i bambini al di sotto del metro di altezza e i disabili non autosufficienti; hanno diritto all’ingresso a prezzo ridotto, invece, i bambini fino ai 14 anni, le donne in gravidanza, gli over 65 e i disabili (in questi casi, il biglietto va acquistato direttamente alla biglietteria del parco). Sono, inoltre, disponibili pacchetti a prezzi particolarmente vantaggiosi per gruppi, scuole e famiglie.
  • Infine, Etnaland, che si trova in provincia di Catania, prevede l’ingresso gratuito per i bambini fino al metro e una scontistica dedicata per quelli al di sotto dei 140 cm di altezza. Per disabili con invalidità superiore al 75% e rispettivi accompagnatori, è previsto un biglietto d’ingresso a soli 15 €, sia per il Themepark che per l’Aquapark.

Pronti a lanciarvi in una (o più) giornata all’insegna del divertimento e dell’avventura?

parco divertimenti