Da dieci anni, l’Istituto dei Ciechi di Milano ospita “Dialogo nel Buio“, una suggestiva mostra/ percorso della durata di un’ora, immersi nella totale oscurità.
Una mostra, quindi, nella quale i visitatori – accompagnati da un’esperta guida non vedente– possono esplorare gli ambienti (interni ed esterni) del percorso affidandosi a tutti i sensi, ad esclusione della vista.
Al buio, tutto acquista un “sapore” diverso: dal cibo che si può degustare durante la cena (da prenotare a parte, in aggiunta al percorso), al caffè, al profumo dei fiori, fino alla percezione dello spazio e di se stessi. Non si tratta, però, di una semplice simulazione della condizione di cecità: “Dialogo nel Buio” è più un modo per sperimentare come, in assenza di luce, gli altri sensi si attivano ancor più potentemente, restituendo un’esperienza più profonda della realtà e dell’interazione con gli altri partecipanti al percorso.
Il percorso di “Dialogo nel Buio” si sperimenta a gruppi di 8 persone, dai 6 anni in su (gli “under 18” possono partecipare solo se accompagnati da un adulto), più la guida. Non è, ovviamente, consentito portare con sé durante il percorso nulla di luminoso, inclusi cellulari e smartphone: tutti gli oggetti che potrebbero distrarre durante il percorso vanno depositati negli appositi armadietti prima d’iniziare.
Data la particolarità dell’esperienza, “Dialogo nel Buio” è, sì, accessibile anche a chi ha disabilità motorie, sensoriali o psichiche, ma con qualche accorgimento:
- L’eventuale condizione di disabilità va segnalata al momento della prenotazione, per consentire di organizzare l’assistenza, qualora fosse necessaria.
- Chi utilizza stampelle o altri ausili per camminare può servirsi delle sedie a rotelle che vengono messe a disposizione direttamente in loco.
Nel mese di agosto, “Dialogo nel Buio” si prende una pausa, ma la mostra/percorso riprenderà puntuale a settembre (per prenotare o per avere maggiori informazioni, consultate il sito web).
Non perdete l’occasione di fare quest’esperienza o regalarla ai vostri cari! Scoprirete che, anche per chi non vede, la vita non è necessariamente piatta o triste: è semplicemente diversa.