“More Than Dis”: perché non mettersi in gioco?

Parliamo spesso, in questo spazio, di lavoro e di quanto, nonostante gli obblighi di legge, sia ancora difficile, per le persone con disabilità o gli appartenenti alle “categorie protette“, inserirsi nel tessuto socio-economico e realizzarsi anche sul piano professionale (con tutte le ricadute sociali, psicologiche ed economiche del caso). Allora, perché non provare a fare il grande salto e “mettersi in proprio“?  Da questo presupposto parte l’idea di “More Than Dis“, il concorso promosso dalla Fondazione Italiana Accenture, nata, come recita il sito web, per “trasferire tecnologie, competenze ed esperienze dal mondo profit al mondo non profit per facilitare lo sviluppo di piattaforme abilitanti concettuali e digitali nell’ambito della digital social innovation e dello sviluppo economico sostenibile”. Partner dell’iniziativa sono Jobmetoo, portale web dedicato espressamente alle opportunità di lavoro rivolte agli appartenenti alle “categorie protette”, e l’incubatore di startup specializzato in imprese ad alto valore sociale Make a Cube.  Contribuiscono, inoltre, Auticon, azienda di consulenza informatica che assume solo persone con disturbi dello spettro autistico, e FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

More Than Dis

L’EVENTO DI LANCIO DI more than dis

Tutti i dettagli su come partecipare a More Than Dis e sul regolamento del concorso saranno comunicati durante l’evento di lancio che si terrà a Milano, nella Sala Community della Fondazione Accenture in via Maurizio Quadrio, in zona Garibaldi, martedì 4 giugno dalle 11:30 alle 13:00. L’evento, al quale ci si può registrare gratis attraverso questo link, sarà anche l’occasione per discutere e mettere a confronto vari punti di vista sul tema della valorizzazione della diversità e la promozione dell’auto-imprenditorialità delle persone con disabilità.

Interessante, vero? Perché non cogliere quest’opportunità e provare a mettersi in gioco in prima persona, anziché aspettare sempre che siano altri a sceglierci o darci un’opportunità? Certo, non è semplice. Ma, con il supporto di esperti che conoscono anche le peculiarità della condizione di disabilità, vale almeno la pena di provare!

A presto con maggiori dettagli su More Than Dis!

Permessi legge 104/92: conciliare lavoro e cure

L’abbiamo ribadito più volte: avere una disabilità non pregiudica la possibilità di trovare e svolgere con efficienza un lavoro. Certo, spesso la persona affetta da disabilità grave ha bisogno di terapie continuative, non sempre conciliabili con gli orari di lavoro. Ma, per fortuna, anche in questo caso, viene in aiuto la legge 104/92. Infatti, tra le varie misure volte a garantire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, rientrano i permessi che spettano sia a chi è affetto da disabilità grave che a coloro che assistono un familiare in condizioni di grave disabilità.

di cosa si tratta?

Si tratta di un monte ore mensile, fruibile in giorni (per un massimo di 3 al mese, anche frazionabili in ore) o in ore (1 o 2 al giorno, a seconda dell’orario di lavoro), regolarmente retribuito dall’INPS, che consente al lavoratore, se disabile, di sottoporsi alle terapie necessarie, e, se parente di un disabile, di assisterlo adeguatamente.

Permessi legge 104/92

a chi spettano i permessi?

I permessi previsti dalla legge 104/92 spettano ai lavoratori dipendenti con disabilità grave o che abbiano familiari (entro il 3° grado di parentela) in stato di disabilità grave, esclusi coloro che lavorano a domicilio.

come beneficiarne?

Per beneficiare dei permessi previsti dalla legge 104/92, è innanzitutto necessario che l’apposita commissione medica accerti lo stato di disabilità grave del lavoratore disabile (o del disabile congiunto del lavoratore dipendente che li richiede). Si tratta di un accertamento ulteriore rispetto a quello di “normale” disabilità, per il quale va inoltrata apposita domanda, corredata da un certificato telematico stilato dal proprio medico di base per attestare lo stato di disabilità grave del disabile interessato, attraverso il sito Internet dell’INPS.

  • Utilizzando PIN e codice fiscale, accedere all’area relativa ai Servizi al cittadino e selezionare “Invalidità civile: invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari” e, quindi, “Acquisizione richiesta“.
  • Compilare il modulo online coi dati richiesti, selezionando le voci “Riconoscimento” e “Portatore di handicap” nella sezione immediatamente successiva a quella dei dati anagrafici.
  • Indicare il codice identificativo del certificato redatto dal medico di base.
  • Specificare la modalità di fruizione dei permessi preferita e la data di fine (in genere, la domanda va ripresentata a cadenza annuale).
  • Inviare la domanda al sistema e attendere la convocazione da parte della commissione medica.

Dal momento dell’invio della domanda, è possibile usufruire dei permessi. Qualora, in seguito alla visita, la richiesta dovesse essere rigettata, il datore di lavoro detrarrà le ore godute dal lavoratore dalla sua retribuzione (o dal monte ferie, a seconda degli accordi).

Se, invece, la richiesta dei permessi relativi alla legge 104/92 viene accolta, sia il lavoratore che il datore di lavoro ricevono relativa comunicazione dall’INPS, con l’indicazione della validità della concessione.

Se il lavoratore che usufruisce dei permessi della legge 104/92 cambia azienda, per continuare a goderne, dovrà ripresentare la domanda una volta iniziato il nuovo rapporto di lavoro dipendente.

Buon lavoro!