“La teoria del volo”: amicizia, amore, sesso e…disabilità

La teoria del volo” (titolo originale “The theory of flight“) è un film inglese del 1998, con due star del calibro di Helena Bonham Carter e Kenneth Branagh nei panni dei protagonisti principali: Jane, giovane donna affetta da una grave malattia neurologica degenerativa, e Richard, artista squattrinato con la mania del volo che finisce, per tutta una serie di circostanze,  per farle da assistente.

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Il rapporto tra i due si sviluppa, per molti versi, secondo lo schema classico delle commedie romantiche: dopo un inizio contrassegnato da una certa diffidenza (in fondo, Richard deve assistere Jane come pena alternativa per un reato minore, non per propria scelta), i due scoprono di avere in comune molto più di quanto avrebbero pensato. Quello che distingue “La teoria del volo” da molti altri film dedicati al tema della disabilità è l’approccio diretto con il quale viene affrontato un tema che costituisce ancora oggi un tabù per molti: la sessualità delle persone disabili.

“A molte persone non piace camminare accanto a me”

“Già… Perché?”

“Perché implica amicizia”

Jane, infatti, ha un grande rammarico: che la sua malattia si sia aggravata prima che lei potesse vivere la “prima volta”. Sa che non le resta molto tempo da vivere e non vuole morire vergine, perciò chiede a Richard di aiutarla ad esaudire questo desiderio. L’uomo, pur con una certa riluttanza, si lascia convincere. Preparano questo “evento” in tutti i dettagli: una suite in un hotel di lusso, lei vestita e truccata di tutto punto, un gigolò bello e gentile. Ma il tentativo fallisce miseramente: sul più bello, Jane, sopraffatta dall’agitazione, ha una crisi di nervi e Richard, che nel frattempo è accorso in suo aiuto, la porta a casa propria.

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Qui trova la sua ex, che non crede ai propri occhi e alle proprie orecchie quando, nel presentarle Jane, la definisce “la sua nuova ragazza” e dichiara di essere già stato con lei. Alla fine, i due realizzano i reciproci desideri, insieme: dopo un emozionante quanto breve volo col biplano costruito da lui (da qui il titolo del film), Richard e Jane finiscono realmente col fare l’amore.

la teoria del volo - locandinaLa teoria del volo” è una storia delicata, ma fortemente evocativa, che mostra come, in fin dei conti, i desideri delle persone disabili sono in tutto e per tutto uguali a quelli dei normodotati: amare ed essere amati, come persone, al di là dei propri limiti e difetti (e nonostante questi). Contrariamente a quanto lei stessa credeva, il desiderio di Jane non era tanto quello di vivere un’esperienza sessuale, quanto, piuttosto, di sentirsi amata in quanto donna. Ed è proprio questo che ottiene da Richard, al quale, in cambio, dona la gioia di condividere quella passione a causa della quale tutti lo considerano fuori di testa: il volo, che, in psicologia, è fortemente legato al desiderio di libertà, al superamento degli ostacoli e, per l’appunto, al sesso.