Spiagge accessibili: come riconoscerle?

Si parla sempre più spesso della necessità di incrementare ulteriormente il numero delle spiagge accessibili, in Italia e non solo, per consentire a tutti, persone anziane o con disabilità e famiglie comprese, di godersi una vacanza al mare senza preoccupazioni né barriere architettoniche.

Ma come riconoscere le spiagge e gli stabilimenti effettivamente accessibili? Quali sono i requisiti che debbono necessariamente avere?

Diciamo subito che, perché una spiaggia o uno stabilimento venga considerato accessibile ai termini di legge, non è sufficiente che vi sia una passerella che consente di andare comodamente dallo stabilimento balneare alla spiaggia e viceversa. Le disabilità sono diverse e, di conseguenza, diverse sono le esigenze dei singoli individui, tutte da soddisfare meglio che si può.

Il Laboratorio Nazionale del Turismo Accessibile ha stilato delle linee guida che aiutano a fare chiarezza sui requisiti irrinunciabili per le spiagge accessibili:

  1. presenza di un parcheggio adiacente allo stabilimento balneare;
  2. percorso pedonale adeguato e riconoscibile, che conduce allo stabilimento;
  3. accesso alla reception e al bar di spiaggia;
  4. servizio igienico adeguato;
  5. doccia adeguata;
  6. accesso all’area attrezzata della spiaggia (ombrelloni, lettini, ecc) mediante adeguata passerella;
  7. spogliatoio adeguato;
  8. sistema di guida e orientamenti specifici per persone cieche e ipovedenti.

spiagge accessibili

Avrete notato che c’è un aggettivo ricorrente, in quest’elenco: “adeguato”, vale a dire conforme alla legge 9 gennaio 1989, n.13 Disposizione per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” e la relativa Circolare n.259 del 23 gennaio 1990 del Ministero della Marina Mercantile, che ne estende l’applicazione agli stabilimenti balneari, mentre, per l’accessibilità a bar e ristoranti, il riferimento è la DM 236/89.
Se manca anche uno solo dei requisiti essenziali, lo stabilimento balneare o la spiaggia non possono essere definiti accessibili.

Ci sono, poi, dei requisiti “ottimali”, vale a dire non indispensabili, ma auspicabili, per la totale accessibilità della spiaggia o dello stabilimento balneare:

  1. presenza di un parcheggio riservato in prossimità dell’accesso allo stabilimento;
  2. accesso a tutti i servizi presenti (area ricreativa, ristorazione, ecc);
  3. possibilità di scegliere una postazione sulla spiaggia che possa essere attrezzata e resa accessibile;
  4. presenza di ausili che consentano di entrare e uscire dall’acqua;
  5. presenza, nell’area ricreativa, di giochi utilizzabili da bambini con disabilità.

Oltre ai requisiti relativi all’infrastruttura, è utile evidenziare anche i servizi che caratterizzano  le spiagge accessibili: la disponibilità di informazioni e comunicazioni chiare e puntuali sull’offerta della spiaggia, per consentire una scelta adeguata alle esigenze di tutti i clienti; la manutenzione costante delle infrastrutture per garantire un servizio di qualità continuativo; l’accoglienza che la struttura dovrebbe fornire alle persone con esigenze specifiche, assicurando non solo la maggiore autonomia possibile, ma anche supporto con personale qualificato e adeguatamente formato per rispondere alle esigenze degli ospiti con necessità specifiche.

Fortunatamente, aumentano anche in Italia gli stabilimenti accessibili anche da questo punto di vista: è auspicabile non siano più una lodevole eccezione,ma la regola.