Sicilia: un turismo accessibile è possibile

Quando si parla di turismo accessibile, si è istintivamente portati a pensare a mete esotiche. D’altro canto, anche qui su Move@bility abbiamo visto alcuni esempi di mete estere che hanno fatto dell’accessibilità un fiore all’occhiello. Ma anche l’Italia sta diventando (fortunatamente!) sempre più sensibile alle problematiche delle persone con mobilità ridotta, degli anziani e delle famiglie con bambini piccoli. Abbiamo visto l’esempio del Trentino, oggi parliamo della mia terra: la Sicilia.

Sicilia

Non mi dilungherò sulle bellezze paesaggistiche e la ricchezza culturale, artistica, architettonica e (cosa che non guasta) culinaria della Sicilia, anche perché non basterebbe un sito web ad elencarle tutte. Ma è indubbio che difficilmente, anche a chi come me la conosce bene, viene da associare questa meravigliosa isola all’idea di accessibilità: un po’ per la natura del territorio, un po’ per le note problematiche economiche che l’attanagliano, restano ancora tante le barriere architettoniche che condizionano la quotidianità di disabili e non.

Sicilia -tptMa anche in Sicilia vi sono esempi d’eccellenza, come l’associazione Sicilia Turismo per Tutti, che si adopera da anni per favorire lo sviluppo del turismo accessibile in Sicilia, lanciando iniziative volte a favorire l’inclusione di tutti i turisti, inclusi quelli con “esigenze speciali”. Per il momento, l’associazione opera in particolare nel territorio di Siracusa e dintorni, lanciando iniziative quali: la traduzione simultanea in LIS delle tragedie andate in scena al teatro greco , la visita con esperienza tattile per le persone non vedenti al Museo del Papiro, le rampe che favoriscono l’accesso delle persone con disabilità motoria alle chiese più belle della città, gli itinerari disegnati sulle esigenze specifiche dei gruppi di turisti, gli eventi sportivi per tutti.

Siracusa

L’obiettivo è, naturalmente, quello di estendere queste iniziative a tutta la regione, lavorando in sinergia con le istituzioni locali e con gli imprenditori privati che operano in settori d’interesse turistico, per raggiungere un obiettivo ambizioso quanto essenziale: un turismo davvero per tutti.

 

Trentino: un nuovo servizio per vacanze accessibili

Anche se, in genere, quando si pensa alle vacanze estive, la prima cosa che viene in mente è il mare, io sono sempre stata più attratta dalla montagna: paesaggi incontaminati da esplorare, a contatto continuo con la natura, lontano dalla folla e dalla frenesia… Che meraviglia! Un altro pregio della montagna è che la si può vivere 12 mesi l’anno, in modo diverso a seconda della stagione. E la prospettiva diventa ancor più allettante se si pensa che anche un contesto generalmente associato all’opposto dell’accessibilità per chi ha una disabilità motoria o sensoriale può, al contrario, offrire moltissimo anche a questa categoria di visitatori. Lo dimostra anche il progetto Trentino Vacanza Facile, un portale web nato dalla collaborazione tra varie organizzazioni locali: la Cooperativa Sociale “Archè“, la Scuola di Sci “Scie di Passione“, la Cooperativa Sociale “La Ruota“, l’AGSAT (Associazione Genitori Soggetti Autistici Trentino), il Gruppo Ski Elite, l’Associazione di Promozione Sociale “Nuove Rotte“, l’Associazione “Zampa Amica“, la Cooperativa Sociale Autismo, il Rifugio Sociale Erterle, la Cooperativa Sociale Assistenza Personale Integrata, La Mano (trasporto disabili) e Avisio Rafting.

Vacanza Facile Trentino

L’obiettivo del progetto Trentino “Vacanza Facile” è far conoscere alle persone disabili e alle loro famiglie tutte le opportunità e le strutture di cui dispone questa splendida regione per vivere una vacanza all’insegna del divertimento, ma sempre con la massima attenzione alla sicurezza e alle esigenze specifiche di ciascuno.

trentino_lago

L’offerta turistica accessibile raccolta sul sito è molto varia:

  • escursioni all’aria aperta su percorsi adeguati alle esigenze dei partecipanti, con la possibilità di usufruire di rifugi e bivacchi accessibili lungo il percorso
  • sci nella splendida cornice delle Dolomiti
  • rafting
  • pet therapy
  • attività acquatiche in piscina
  • visite a musei e castelli
  • sagre e altre occasioni di svago e divertimento.

trentino

Il tutto, senza mai perdere di vista la sicurezza degli ospiti, anche grazie alla presenza costante e al supporto di assistenti, educatori e consulenti specializzati.

Allora, pronti a prenotare il vostro soggiorno accessibile in Trentino?

 

Turismo accessibile: la guida globale

Nelle pagine di questo sito, viene ribadito più volte quanto sia importante garantire a tutti il diritto al turismo accessibile. Perché anche le persone con una disabilità motoria o sensoriale possono e vogliono divertirsi, viaggiare, scoprire luoghi nuovi, anche molto lontani dal loro  quotidiano.

turista

Uno dei principali ostacoli affinché questo possa effettivamente realizzarsi, oltre all’esistenza di barriere architettoniche, è la difficoltà di reperire informazioni chiare e dettagliate sulla meta dei propri sogni. Internet aiuta a ridurre le distanze e sono sempre di più i siti e i blog (incluso Move@bility!) che condividono informazioni utili per vivere un turismo a misura di tutti.

guida turismo accessibileMa è, ora, disponibile un nuovo strumento che raccoglie informazioni, contatti e recensioni fatte “sul campo” da turisti disabili e da operatori specializzati: la guida di Lonely Planet interamente dedicata ai viaggi senza barriere in tutto il mondo. La guida è scaricabile gratis in formato PDF dall’e-shop del sito web della più nota casa editrice di guide turistiche. Mancano all’appello alcuni Paesi (per esempio, il Brasile, l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Russia), ma la guida è in costante aggiornamento, quindi è probabile che presto si arricchirà anche di altre mete.

Attenzione, però! Una delle caratteristiche che hanno reso famose in tutto il mondo le guide Lonely Planet è il fatto che i luoghi in esse raccontati sono sempre stati visitati direttamente dagli autori delle guide stesse. In questo caso, anche per la prospettiva globale della guida, la principale fonte d’informazioni è, invece, il web, ma si tratta sempre di siti ritenuti affidabili.

Naturalmente, quando si tratta di viaggi, le esigenze variano da persona a persona, E questo principio, applicabile a tutti, vale a maggior ragione quando si parla di turismo accessibile, perché, per dirla parafrasando Tolstoj,  ognuno è disabile a modo suo.

Quindi, il consiglio è quello di utilizzarla come punto di partenza per la raccolta d’informazioni, che è sempre meglio confermare contattando telefonicamente o via mail l’hotel o la struttura che c’interessa.

“I viaggi sono i viaggiatori”

Fernando Pessoa

Lisbona, sorprendentemente accessibile

Se Barcellona occupa il primo posto tra le mie “città del cuore”, Lisbona, la capitale portoghese, la segue a pochissima distanza. L’ho visitata anni fa e sono rimasta letteralmente incantata dalla sua magia e dai paesaggi mozzafiato, nonché dalla cordialità della popolazione locale.

Certo, pensando a Lisbona, con le sue stradine strette, ripide, piene di ciottoli e, spesso, prive di marciapiedi, l’ultima cosa che le si assocerebbe è l’idea di accessibilità per chi ha difficoltà motorie dovute a disabilità, età o altro.

Eppure, negli ultimi anni, anche il Portogallo s’è impegnato molto per rendere accessibili ai turisti e, soprattutto, ai cittadini questa ed altre città. Certo, non si può cambiare l’orografia, ma si sta agendo laddove si può, a partire dalla rete dei trasporti pubblici. Oltre alla gran parte dei mezzi di superficie (incluso l’imperdibile tram 28) dotati di pedana per l’accesso di persone con difficoltà motorie, Lisbona ha una delle reti metropolitane più accessibili d’Europa (per fortuna, visto che per arrivare dall’ingresso ai binari sarebbe spesso necessario scendere parecchie rampe di scale…).

“Non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole” 

Fernando Pessoa

Quanto a monumenti ed attrazioni, certo, se si è costretti ad utilizzare una sedia a rotelle, magari sarà difficile visitare il caratteristico quartiere dell’Alfama, ma a Lisbona c’è anche molto altro da vedere!

  • Il Castelo de São Jorge, non proprio accessibilissimo per chi ha qualche difficoltà motoria, prevede percorsi ad hoc (e vari punti di riposo per riprendere fiato), nonché la possibilità di accedere con cani-guida per i non vedenti.
  • Le cose vanno meglio in un’altra delle “tappe obbligate” per chiunque si rechi a Lisbona: il quartiere di Belém,  totalmente pianeggiante e ben pavimentato, col suggestivo Mosteiro dos Jeronimos, dove la chiesa e la parte bassa del chiostro sono totalmente accessibili ed è disponibile un percorso tattile per non vedenti. E, già che ci siete, vorrete mica perdervi una capatina alla Confeiteria de Belém per gustare uno dei simboli della (buonissima!) pasticceria portoghese, i pastéis de nata (letteralmente, “paste di panna”)? Giammai!
  • Un’altra parte della città totalmente accessibile è l’area in cui si tenne l’Expo ‘98, l’esposizione universale per la quale fu costruito il quartiere del Parque das Nações, bonificando una vecchia discarica sul Tago. Qui ci si può perdere tra giardini, bar, musei (tutti accessibili al 100%) e visitare l’Oceanário, il più grande acquario d’Europa.
  • Anche buona parte del centro può essere visitata senza troppi problemi: dal Campo de Ourique, con le sue architetture liberty, alla trafficatissima Praça Marquês de Pombal, per arrivare all’Avenida Libertade e al Parco Eduardo VII.
  • Volete scattare foto mozzafiato del panorama della città? Andate al Miradouro da Graça, totalmente accessibile 24 ore su 24.
  • Ma non si può lasciare Lisbona senza aver fatto almeno altre due cose: una capatina alla Casa di Fernando Pessoa, il poeta  e scrittore simbolo del Portogallo, nonché autore di una delle più belle guide sulla città, e una serata sulle note del fado, il canto del popolo portoghese che ha avuto in Amália Rodrigues l’interprete più celebre, che potete ascoltare dal vivo in moltissimi locali e ristoranti della città.

Vi è venuta voglia di visitare questa bellissima città? Tenete d’occhio il sito Portugal Acessível dell’Associação Salvador, una vera e propria “directory” dei luoghi accessibili in tutto il Portogallo, costantemente aggiornato anche grazie al contributo degli utenti…e attenti alla saudade!

Lisbona - Belem

Lisbona, Belém

In treno senza pensieri? Si può!

Se state programmando le prossime vacanze estive, o anche solo un viaggetto nel weekend, e vi chiedete come muovervi in treno in barba a sedia a rotelle, stampelle o altri impedimenti di varia natura, buone notizie: tutti i vettori nazionali ed internazionali prevedono sia l’assistenza (con modalità diverse a seconda delle tipologie di treno e delle stazioni!) per salire e scendere dalla vettura, sia, in molti casi, condizioni particolarmente vantaggiose per i cosiddetti “passeggeri a mobilità ridotta“. Ma andiamo con ordine e vediamo come organizzare per tempo il viaggio.

treno

  • Trenitalia prevede un servizio di assistenza ad hoc, riservato a persone affette da disabilità motoria o sensoriale (permanente o temporanea che sia), disabili psichici, anziani e donne in gravidanza. Per usufruirne, è necessario inoltrare, meglio se con almeno 48 ore d’anticipo, richiesta alla sala blu della stazione di partenza, inviando una mail (qui l’elenco delle sale blu, comprensivo di orari e dettaglio delle stazioni servite), recandovisi di persona o telefonando al numero verde dedicato 800 90 60 60, specificando i dettagli del viaggio, il tipo di assistenza di cui si ha bisogno e il punto di ritrovo preferito, nonché un recapito telefonico per eventuali comunicazioni. Dopodiché, basta attendere la conferma via mail e/o SMS, nella quale è specificato anche l’ora dell’appuntamento (in genere, 30 minuti prima della partenza). Non è necessario inviare richiesta anche alla stazione di ritorno, di norma: sarà la sala blu di quella di partenza ad avvisare i colleghi, che organizzeranno il tutto.  Il servizio è disponibile praticamente in tutte le stazioni servite dal gruppo, ma fate attenzione: a seconda delle stazioni o della tipologia di treno (per esempio, ad oggi, non tutti i treni regionali sono attrezzati per consentire l’utilizzo del carrello elevatore, indispensabile per garantire l’accesso a bordo di persone in sedia a rotelle o con gravi problemi di deambulazione), potrebbero esservi variazioni. Quindi, il mio consiglio (frutto anche di recenti esperienze personali…) è sempre quello di contattare la sala blu di partenza prima di prenotare il viaggio, in modo da organizzarsi di conseguenza! Inoltre, Trenitalia prevede sul proprio sito web una modalità d’acquisto dei biglietti semplificata riservata ai clienti a mobilità ridotta che ne avessero bisogno, nonché la possibilità di prenotare e pagare i biglietti dei passeggeri a mobilità ridotta e dell’eventuale accompagnatore con condizioni agevolate, grazie al servizio Postoblu.
  • Anche Italo s’impegna a garantire la massima accessibilità ai passeggeri con difficoltà motorie e sensoriali sui propri convogli, a bordo dei quali sono disponibili sia posti riservati ai passeggeri in sedia a rotelle che toilette attrezzate per i disabili motori e provviste di segnaletica in Braille per i non vedenti. Il servizio può essere richiesto solo telefonicamente, chiamando  il contact center Pronto Italo al numero 06 07 08 almeno 12 ore prima di partire. Altra differenza rispetto a Trenitalia: al momento della richiesta del servizio di assistenza, bisogna fornire la documentazione comprovante la disabilità, permanente o temporanea che sia.

Pronti a partire?  Buon viaggio!