AT Campania: il portale del turismo accessibile in Campania

AT Campania logoAbbiamo sottolineato più volte quanto sia importante, per l’inclusione delle persone con disabilità, l’incremento di soluzioni che garantiscono un turismo accessibile. In questa direzione va anche il portale AT Campania, presentato nei giorni scorsi a Napoli dal Rotary Club insieme all’Unione Italiana Ciechi.

L’obiettivo del portale AT Campania è raccogliere le soluzioni di turismo accessibile già presenti nella regione e contribuire, insieme ad una serie d’iniziative collaterali (seminari, convegni, eventi dedicati al tema del turismo accessibile) a sensibilizzare gli operatori del settore e tutta la comunità sulla necessità di andare verso un mondo che sia effettivamente alla portata di tutti, indipendentemente da eventuali disabilità.

Napoli

Napoli

Il potale AT Campania non si limita a raccogliere le informazioni sull’accessibilità di strutture e servizi turistici della regione (musei, ristoranti, monumenti, etc.), ma consente anche agli utenti, registrandosi gratuitamente, di lasciare recensioni pubbliche sulle strutture presenti, in modo da condividere con gli altri  visitatori del sito la propria esperienza diretta.

Amalfi

Amalfi

Le strutture ricettive avranno, così, la possibilità di far conoscere la propria offerta di turismo accessibile ad una platea più ampia, includendo anche quella porzione di turisti che, troppo spesso, viene ancora ignorata dal mercato, a causa del persistere di pregiudizi e barriere architettoniche e culturali.

Sorrento - Villa Cimbrone

Sorrento, Villa Cimbrone

I motivi per visitare la Campania non mancano: il patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico  di questa regione è vastissimo e in grado di soddisfare le esigenze e i gusti di tutti. Poterselo godere senza preoccuparsi dell’accessibilità è sicuramente fondamentale, per vivere una vacanza serena.

Vesuvio

Vesuvio

AT Campania è appena partito, ma i presupposti per farlo crescere e diventare un punto di riferimento per il turismo campano ci sono tutti, a partire dalla determinazione dei suoi promotori. Create subito il vostro account sul sito e condividete le vostre esperienze: un mondo più accessibile a tutti è possibile, se ciascuno di noi fa la propria parte!

Sicilia: un turismo accessibile è possibile

Quando si parla di turismo accessibile, si è istintivamente portati a pensare a mete esotiche. D’altro canto, anche qui su Move@bility abbiamo visto alcuni esempi di mete estere che hanno fatto dell’accessibilità un fiore all’occhiello. Ma anche l’Italia sta diventando (fortunatamente!) sempre più sensibile alle problematiche delle persone con mobilità ridotta, degli anziani e delle famiglie con bambini piccoli. Abbiamo visto l’esempio del Trentino, oggi parliamo della mia terra: la Sicilia.

Sicilia

Non mi dilungherò sulle bellezze paesaggistiche e la ricchezza culturale, artistica, architettonica e (cosa che non guasta) culinaria della Sicilia, anche perché non basterebbe un sito web ad elencarle tutte. Ma è indubbio che difficilmente, anche a chi come me la conosce bene, viene da associare questa meravigliosa isola all’idea di accessibilità: un po’ per la natura del territorio, un po’ per le note problematiche economiche che l’attanagliano, restano ancora tante le barriere architettoniche che condizionano la quotidianità di disabili e non.

Sicilia -tptMa anche in Sicilia vi sono esempi d’eccellenza, come l’associazione Sicilia Turismo per Tutti, che si adopera da anni per favorire lo sviluppo del turismo accessibile in Sicilia, lanciando iniziative volte a favorire l’inclusione di tutti i turisti, inclusi quelli con “esigenze speciali”. Per il momento, l’associazione opera in particolare nel territorio di Siracusa e dintorni, lanciando iniziative quali: la traduzione simultanea in LIS delle tragedie andate in scena al teatro greco , la visita con esperienza tattile per le persone non vedenti al Museo del Papiro, le rampe che favoriscono l’accesso delle persone con disabilità motoria alle chiese più belle della città, gli itinerari disegnati sulle esigenze specifiche dei gruppi di turisti, gli eventi sportivi per tutti.

Siracusa

L’obiettivo è, naturalmente, quello di estendere queste iniziative a tutta la regione, lavorando in sinergia con le istituzioni locali e con gli imprenditori privati che operano in settori d’interesse turistico, per raggiungere un obiettivo ambizioso quanto essenziale: un turismo davvero per tutti.

 

Trentino: un nuovo servizio per vacanze accessibili

Anche se, in genere, quando si pensa alle vacanze estive, la prima cosa che viene in mente è il mare, io sono sempre stata più attratta dalla montagna: paesaggi incontaminati da esplorare, a contatto continuo con la natura, lontano dalla folla e dalla frenesia… Che meraviglia! Un altro pregio della montagna è che la si può vivere 12 mesi l’anno, in modo diverso a seconda della stagione. E la prospettiva diventa ancor più allettante se si pensa che anche un contesto generalmente associato all’opposto dell’accessibilità per chi ha una disabilità motoria o sensoriale può, al contrario, offrire moltissimo anche a questa categoria di visitatori. Lo dimostra anche il progetto Trentino Vacanza Facile, un portale web nato dalla collaborazione tra varie organizzazioni locali: la Cooperativa Sociale “Archè“, la Scuola di Sci “Scie di Passione“, la Cooperativa Sociale “La Ruota“, l’AGSAT (Associazione Genitori Soggetti Autistici Trentino), il Gruppo Ski Elite, l’Associazione di Promozione Sociale “Nuove Rotte“, l’Associazione “Zampa Amica“, la Cooperativa Sociale Autismo, il Rifugio Sociale Erterle, la Cooperativa Sociale Assistenza Personale Integrata, La Mano (trasporto disabili) e Avisio Rafting.

Vacanza Facile Trentino

L’obiettivo del progetto Trentino “Vacanza Facile” è far conoscere alle persone disabili e alle loro famiglie tutte le opportunità e le strutture di cui dispone questa splendida regione per vivere una vacanza all’insegna del divertimento, ma sempre con la massima attenzione alla sicurezza e alle esigenze specifiche di ciascuno.

trentino_lago

L’offerta turistica accessibile raccolta sul sito è molto varia:

  • escursioni all’aria aperta su percorsi adeguati alle esigenze dei partecipanti, con la possibilità di usufruire di rifugi e bivacchi accessibili lungo il percorso
  • sci nella splendida cornice delle Dolomiti
  • rafting
  • pet therapy
  • attività acquatiche in piscina
  • visite a musei e castelli
  • sagre e altre occasioni di svago e divertimento.

trentino

Il tutto, senza mai perdere di vista la sicurezza degli ospiti, anche grazie alla presenza costante e al supporto di assistenti, educatori e consulenti specializzati.

Allora, pronti a prenotare il vostro soggiorno accessibile in Trentino?

 

Spiagge accessibili: come riconoscerle?

Si parla sempre più spesso della necessità di incrementare ulteriormente il numero delle spiagge accessibili, in Italia e non solo, per consentire a tutti, persone anziane o con disabilità e famiglie comprese, di godersi una vacanza al mare senza preoccupazioni né barriere architettoniche.

Ma come riconoscere le spiagge e gli stabilimenti effettivamente accessibili? Quali sono i requisiti che debbono necessariamente avere?

Diciamo subito che, perché una spiaggia o uno stabilimento venga considerato accessibile ai termini di legge, non è sufficiente che vi sia una passerella che consente di andare comodamente dallo stabilimento balneare alla spiaggia e viceversa. Le disabilità sono diverse e, di conseguenza, diverse sono le esigenze dei singoli individui, tutte da soddisfare meglio che si può.

Il Laboratorio Nazionale del Turismo Accessibile ha stilato delle linee guida che aiutano a fare chiarezza sui requisiti irrinunciabili per le spiagge accessibili:

  1. presenza di un parcheggio adiacente allo stabilimento balneare;
  2. percorso pedonale adeguato e riconoscibile, che conduce allo stabilimento;
  3. accesso alla reception e al bar di spiaggia;
  4. servizio igienico adeguato;
  5. doccia adeguata;
  6. accesso all’area attrezzata della spiaggia (ombrelloni, lettini, ecc) mediante adeguata passerella;
  7. spogliatoio adeguato;
  8. sistema di guida e orientamenti specifici per persone cieche e ipovedenti.

spiagge accessibili

Avrete notato che c’è un aggettivo ricorrente, in quest’elenco: “adeguato”, vale a dire conforme alla legge 9 gennaio 1989, n.13 Disposizione per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” e la relativa Circolare n.259 del 23 gennaio 1990 del Ministero della Marina Mercantile, che ne estende l’applicazione agli stabilimenti balneari, mentre, per l’accessibilità a bar e ristoranti, il riferimento è la DM 236/89.
Se manca anche uno solo dei requisiti essenziali, lo stabilimento balneare o la spiaggia non possono essere definiti accessibili.

Ci sono, poi, dei requisiti “ottimali”, vale a dire non indispensabili, ma auspicabili, per la totale accessibilità della spiaggia o dello stabilimento balneare:

  1. presenza di un parcheggio riservato in prossimità dell’accesso allo stabilimento;
  2. accesso a tutti i servizi presenti (area ricreativa, ristorazione, ecc);
  3. possibilità di scegliere una postazione sulla spiaggia che possa essere attrezzata e resa accessibile;
  4. presenza di ausili che consentano di entrare e uscire dall’acqua;
  5. presenza, nell’area ricreativa, di giochi utilizzabili da bambini con disabilità.

Oltre ai requisiti relativi all’infrastruttura, è utile evidenziare anche i servizi che caratterizzano  le spiagge accessibili: la disponibilità di informazioni e comunicazioni chiare e puntuali sull’offerta della spiaggia, per consentire una scelta adeguata alle esigenze di tutti i clienti; la manutenzione costante delle infrastrutture per garantire un servizio di qualità continuativo; l’accoglienza che la struttura dovrebbe fornire alle persone con esigenze specifiche, assicurando non solo la maggiore autonomia possibile, ma anche supporto con personale qualificato e adeguatamente formato per rispondere alle esigenze degli ospiti con necessità specifiche.

Fortunatamente, aumentano anche in Italia gli stabilimenti accessibili anche da questo punto di vista: è auspicabile non siano più una lodevole eccezione,ma la regola.

Slovenia: un paradiso (accessibile) a due passi dall’Italia

Nel cuore dell’Europa, c’è un vero e proprio paradiso: la Slovenia. Sospesa tra mari e monti, con una ricchezza culturale e paesaggistica che ha pochi rivali, la Slovenia è uno stato piccolo, ma ricco di tesori da scoprire. Per noi italiani, poi, confinando con il Friuli Venezia Giulia, la Slovenia è una meta ideale anche per vacanze last minute, tutto l’anno.

Slovenia - Lubiana

Lubiana

Negli ultimi anni, poi, il governo sloveno si sta impegnando molto per migliorare l’accessibilità del Paese, rendendolo più fruibile anche da parte di chi ha deficit motori, sensoriali o psichici, ma anche per le famiglie con figli piccoli al seguito.

Tutti gli edifici, pubblici e privati, costruiti in Slovenia negli ultimi anni sono totalmente accessibili. Ma molto si sta facendo anche per adeguare quelli esistenti, compresi monumenti storici e parchi naturali, nonché gli spazi urbani, con marciapiedi muniti di scivoli, parcheggi dedicati e Bancomat posizionati ad un’altezza comoda anche per chi è in carrozzina e, in molti casi, dotati d’indicazioni in Braille per le persone non vedenti. Dal 2011, inoltre, l’Associazione Slovena di Lavoratori Disabili ha cominciato a rilasciare il certificato di “Comune alla portata dei portatori di handicap” ai Comuni che s’impegnano attivamente per favorire l’inclusione delle persone con disabilità.

Nelle città ed attrazioni turistiche, poi, sono previsti sconti per le persone con disabilità e, in alcuni casi, addirittura l’ingresso gratuito nelle principali attrazioni. Vediamo insieme alcuni dei simboli della Slovenia accessibili a tutti.

Lubiana, la splendida capitale slovena, sta investendo molto per rendere totalmente accessibili sia i trasporti pubblici (la missione è quasi compiuta sia per gli autobus che per la stazione ferroviaria) che i musei, le gallerie d’arte e le principali attrazioni turistiche. Primo fra tutti, il Castello (in sloveno, Ljubljanski grad); simbolo della città, la cui costruzione iniziò nel IX secolo e oggi ospita mostre, concerti e altre manifestazioni culturali, è raggiungibile da tutti grazie ad una funicolare predisposta per accogliere anche persone disabili. Anche lo zoo cittadino ha un accesso ad hoc per i disabili. Inoltre, per i visitatori in possesso della tessera turistica della città (Urbana), l’ingresso è gratuito.

Le Grotte di Postumia (Postojnska jama), 20 chilometri di gallerie e sale con concrezioni calcaree, attraggono ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo. Dotate da fine Ottocento d’illuminazione elettrica e di un trenino che consente di visitarne comodamente seduti, almeno la parte iniziale, le Grotte di Postumia dispongono di un accesso dedicato alle persone con disabilità.

Slovenia - Grotte di Postumia

Grotte di Postumia

Anche i bellissimi laghi di Bled e Zbilje, ideali per passeggiate immersi nella natura o (soprattutto il secondo) per gli appassionati di canottaggio, sono sempre più accessibili a tutti, disabili compresi. Lo stesso vale per i numerosi impianti termali (come le Terme DobrnaTerme Zreče) e per il parco nazionale del Triglav, che dispone anche di due laboratori per i non vedenti.

Slovenia - Lago di Bled

Lago di Bled

Allora, vi ho convinto a visitare la Slovenia? Spero di sì!

Lisbona, sorprendentemente accessibile

Se Barcellona occupa il primo posto tra le mie “città del cuore”, Lisbona, la capitale portoghese, la segue a pochissima distanza. L’ho visitata anni fa e sono rimasta letteralmente incantata dalla sua magia e dai paesaggi mozzafiato, nonché dalla cordialità della popolazione locale.

Certo, pensando a Lisbona, con le sue stradine strette, ripide, piene di ciottoli e, spesso, prive di marciapiedi, l’ultima cosa che le si assocerebbe è l’idea di accessibilità per chi ha difficoltà motorie dovute a disabilità, età o altro.

Eppure, negli ultimi anni, anche il Portogallo s’è impegnato molto per rendere accessibili ai turisti e, soprattutto, ai cittadini questa ed altre città. Certo, non si può cambiare l’orografia, ma si sta agendo laddove si può, a partire dalla rete dei trasporti pubblici. Oltre alla gran parte dei mezzi di superficie (incluso l’imperdibile tram 28) dotati di pedana per l’accesso di persone con difficoltà motorie, Lisbona ha una delle reti metropolitane più accessibili d’Europa (per fortuna, visto che per arrivare dall’ingresso ai binari sarebbe spesso necessario scendere parecchie rampe di scale…).

“Non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole” 

Fernando Pessoa

Quanto a monumenti ed attrazioni, certo, se si è costretti ad utilizzare una sedia a rotelle, magari sarà difficile visitare il caratteristico quartiere dell’Alfama, ma a Lisbona c’è anche molto altro da vedere!

  • Il Castelo de São Jorge, non proprio accessibilissimo per chi ha qualche difficoltà motoria, prevede percorsi ad hoc (e vari punti di riposo per riprendere fiato), nonché la possibilità di accedere con cani-guida per i non vedenti.
  • Le cose vanno meglio in un’altra delle “tappe obbligate” per chiunque si rechi a Lisbona: il quartiere di Belém,  totalmente pianeggiante e ben pavimentato, col suggestivo Mosteiro dos Jeronimos, dove la chiesa e la parte bassa del chiostro sono totalmente accessibili ed è disponibile un percorso tattile per non vedenti. E, già che ci siete, vorrete mica perdervi una capatina alla Confeiteria de Belém per gustare uno dei simboli della (buonissima!) pasticceria portoghese, i pastéis de nata (letteralmente, “paste di panna”)? Giammai!
  • Un’altra parte della città totalmente accessibile è l’area in cui si tenne l’Expo ‘98, l’esposizione universale per la quale fu costruito il quartiere del Parque das Nações, bonificando una vecchia discarica sul Tago. Qui ci si può perdere tra giardini, bar, musei (tutti accessibili al 100%) e visitare l’Oceanário, il più grande acquario d’Europa.
  • Anche buona parte del centro può essere visitata senza troppi problemi: dal Campo de Ourique, con le sue architetture liberty, alla trafficatissima Praça Marquês de Pombal, per arrivare all’Avenida Libertade e al Parco Eduardo VII.
  • Volete scattare foto mozzafiato del panorama della città? Andate al Miradouro da Graça, totalmente accessibile 24 ore su 24.
  • Ma non si può lasciare Lisbona senza aver fatto almeno altre due cose: una capatina alla Casa di Fernando Pessoa, il poeta  e scrittore simbolo del Portogallo, nonché autore di una delle più belle guide sulla città, e una serata sulle note del fado, il canto del popolo portoghese che ha avuto in Amália Rodrigues l’interprete più celebre, che potete ascoltare dal vivo in moltissimi locali e ristoranti della città.

Vi è venuta voglia di visitare questa bellissima città? Tenete d’occhio il sito Portugal Acessível dell’Associação Salvador, una vera e propria “directory” dei luoghi accessibili in tutto il Portogallo, costantemente aggiornato anche grazie al contributo degli utenti…e attenti alla saudade!

Lisbona - Belem

Lisbona, Belém

Barcelona, meu amor!

Ebbene, lo confesso: pur sentendomi profondamente ed orgogliosamente italiana, la mia città del cuore si trova un po’ più ad ovest… Barcellona (o, per meglio dire, Barcelona).

La capitale della Catalogna conquista subito per le sue atmosfere magiche, la cordialità della gente del posto, la commistione riuscitissima tra antico e moderno che si respira in ogni angolo, a partire dai suoi monumenti-simbolo: la Sagrada Família e le opere dell’architetto Antoni Gaudì. E poi, il clima sempre gradevole, le tapas, le ramblas… Come non innamorarsene?

Già… Ma come la mettiamo, se dobbiamo fare i conti con una disabilità o portarci dietro il pargolo nel passeggino? La città ha fatto molta strada, negli ultimi anni, per diventare una delle più accessibili d’Europa e, anche se c’è ancora qualcosa da fare, la situazione è decisamente migliorata, anche per chi voglia utilizzare i trasporti pubblici per visitarla ed assaporarla.

  • La rete metropolitana di Barcellona attraversa capillarmente tutta la città ed è in massima parte pienamente accessibile a tutti, grazie alla presenza di ascensori e segnaletica in Braille nella stragrande maggioranza delle stazioni.
  • E gli autobus? In Italia, chi deve fare i conti con difficoltà motorie sa quanto sia dura trovarne di attrezzati, soprattutto in alcune città… Beh, a Barcellona è tutta un’altra storia: tutte le linee di superficie sono attrezzate per consentire l’accesso a sedie a rotelle, passeggini e persone con difficoltà motorie, senza dover ricorrere a manovre degne di un sollevatore di pesi.
  • Siete un po’ pigri e non avete voglia di aspettare i mezzi pubblici? I taxi sono un’ottima opzione, sia perché ne esiste un’intera linea (Taxi Amic) attrezzata per il trasporto di sedie a rotelle, sia perché, rispetto agli standard italiani, i prezzi sono decisamente più abbordabili.

33433602 - barcelona, spain - jun 10, 2014: ceramic bench and buildings in the park guell designed by the famous architect antoni gaudi (1852-1926). unesco, world heritage site

E per quanto riguarda i monumenti e le attrazioni più famose della città? Anche qui, buone notizie, sia in termini di accessibilità che di sconti dedicati a disabili ed accompagnatori!

  • Sagrada Família – Pur non essendo totalmente accessibile (per esempio, le persone con difficoltà motorie non possono raggiungere le torri), il simbolo della città catalana è comunque visitabile anche da persone con disabilità, che, se superiore al 65%, dà diritto all’ingresso gratuito per sé e per un accompagnatore, mostrando un certificato che attesti la disabilità. E’ possibile richiedere una sedia a rotelle o altri ausili prima di accedere alla chiesa, per poterla visitare in tutta comodità.
  • Parc Güell – Anche qui, data la posizione sulla collina, c’è qualche problema per chi ha difficoltà di movimento, ma, nella maggior parte dei casi, nulla d’insuperabile con l’aiuto di un accompagnatore. Inoltre, all’ingresso sono disponibili pannelli informativi in Braille. Anche in questo caso, le persone disabili accedono gratis, mentre gli accompagnatori pagano un biglietto ridotto. Per qualsiasi domanda o per esigenze particolari, si può contattare direttamente la gestione del parco, scrivendo a parkguell@bsmsa.cat.
  • Casa Batlló – Non sono previsti particolari sconti, per visitare questo monumento, ma la buona notizia è la presenza di un ascensore, che consente l’accesso a quasi tutta la casa (eccetto la terrazza) anche a chi si muove con sedia a rotelle. Per i non vedenti, è possibile richiedere il testo dell’audioguida in Braille.
  • Casa Milà o la Pedrera – Qui gli ascensori sono due e, anche se, in terrazza, sono presenti scalini e dislivelli che rendono difficile l’accesso a chi ha una disabilità motoria, è stata predisposta una piattaforma che consente a tutti di ammirarla in tutto il suo splendore.
  • Camp Nou – Appassionati di calcio? Non potete lasciarvi scappare l’occasione di visitare uno dei “templi” di questo sport! Anche se, per chi ha difficoltà di movimento, non è possibile fare tutto il tour della struttura, si può sempre visitare il museo e la stanza dei trofei e godersi la vista dello stadio dal secondo anello.

Per maggiori informazioni sull’accessibilità di trasporti, monumenti ed attrazioni, è disponibile un sito completissimo (in inglese, spagnolo, catalano e francese), sul quale è possibile anche acquistare i biglietti per visitare i monumenti di cui abbiamo parlato. Allora, avete già prenotato?

 

 

 

 

Islanda accessibile

Cosa vi viene in mente, pensando all’Islanda?

Probabilmente, il freddo, Björk e i Sigur Rós se siete appassionati di musica, oppure la sua capitale, Reykjavík, che, negli anni, è stata teatro di eventi importanti, dalla finale del campionato mondiale di scacchi tra Bobby Fischer e Boris Spasskij nel ’72 all’incontro tra Ronald Reagan e Michail Gorbačëv nell’86, tappa fondamentale del processo di “disgelo” tra le due superpotenze mondiali.

Se siete appassionati di gialli, come me, magari avrete sognato di visitare questo affascinante Paese leggendo i romanzi di Arnaldur Indriðason. Se, invece, state seguendo i campionati europei di calcio, avrete ammirato le gesta della sua squadra nazionale, capace addirittura di “mandare a casa” l’Inghilterra.

Ma direste mai che l’Islanda, con i suoi paesaggi mozzafiato e il suo clima estremo (d’altronde, l’Artico dista solo pochi chilometri dall’isola), sia una meta alla portata di chi ha qualche problema di mobilità? Io per prima non l’avrei mai detto, ma poi, casualmente, navigando in Internet, mi sono imbattuta in un sito che pubblicizza proprio un tour dell’Islanda a misura di diversamente abili, evidenziando come questa terra abbia molto da offrire anche a chi deve fare quotidianamente i conti con limitazioni ed ostacoli.

Islanda

Arrivati all’aeroporto internazionale di Keflavik, durante il primo approccio con la capitale non può mancare una visita alla chiesa di Hallgímskirkja, il sesto edificio più alto del Paese, dalla quale si può godere una vista mozzafiato sulla città. Se siete appassionati d’arte, non potete perdervi il National Museum, che, oltre a varie mostre, ospita un’esposizione permanente che permette di ripercorrere  la storia dell’Islanda dai tempi dei Vichingi ai giorni nostri. Se amate la musica, non potete perdervi la sala concerti Harpa, inaugurata nel 2011 nel luogo in cui sorgeva il vecchio porto della città. Anche se può sembrare “fuori dal mondo”, anche a Reykjavík c’è una “via dello shopping”, Laugavegur, quindi preparate la carta di credito!

Ma l’Islanda è nota soprattutto per i paesaggi unici al mondo, come il parco nazionale Þingvellir, patrimonio mondiale dell’UNESCO, situato nella parte sud-occidentale dell’isola, nei pressi dell’area vulcanica di Hengill, nel quale sono previsti percorsi accessibili anche per chi è su sedia a rotelle.

Avete freddo o, semplicemente, voglia di relax? Non perdetevi l’area geotermale di Seltún e la suggestiva Blue Lagoon, totalmente accessibile, dagli spogliatoi alla piscina, fino alla laguna stessa.

V’è venuta voglia di partire? Preparate il passaporto e la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), che vi sarà utile qualora aveste bisogno di ricorrere al pronto soccorso, e Bon Voyage (“buon viaggio” in islandese)!

 

“Mare, profumo di mare…”: la crociera accessibile

Se, come me, siete cresciuti nei meravigliosi anni ’80, avete sicuramente riconosciuto la canzone che contiene il verso che usato come titolo di questo articolo: la sigla di “Love boat”! Quanti di voi, guardando il telefilm, non hanno avuto voglia, almeno una volta, di partire per una bella crociera, visitare mete esotiche e, chissà, magari cenare al tavolo del capitano?

Non c’è alcuna ragione per rinunciare a questo sogno, neanche se si ha qualche limitazione fisica o sensoriale o si è in dolce attesa. Vediamo cosa offrono alcune tra le più note aziende del settore.

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  • MSC Crociere dispone sulle proprie navi di cabine attrezzate per gli ospiti disabili: per averne una, basta richiederla (utilizzando l’apposito modulo disponibile sul sito) al momento della prenotazione o, comunque, non oltre due giorni prima della partenza. Inoltre, tutti gli spazi comuni sono pensati per essere accessibili sia ai disabili motori che a quelli sensoriali, con apposita segnaletica in Braille per i non vedenti. E per le persone sorde? A richiesta, le cabine possono essere dotate di dispositivi luminosi e a vibrazione, un telefono testuale e una sveglia analogica. Se vi serve un cane-guida, potete portarlo a bordo, a condizione che abbiate con voi tutta la documentazione necessaria e ve ne assumiate la piena responsabilità. Se siete in dolce attesa, potrete salire a bordo a patto che non abbiate superato la 24° settimana di gestazione entro la fine della crociera: in ogni caso, è consigliabile che vi facciate rilasciare dal medico un certificato d’idoneità al viaggio.
  • Anche Costa Crociere offre dei servizi ad hoc per i passeggeri con disabilità motoria o sensoriale o per coloro che hanno specifiche esigenze alimentari. Per conoscere tutti i dettagli dei servizi, in attesa che venga ripristinata la normale funzionalità delle pagine della sezione dedicata del sito aziendale, è possibile contattare il numero (a tariffazione speciale) dedicato 848 505050 o richiedere di essere contattati compilando l’apposito form.
  • Oltre a garantire, a bordo, un ambiente totalmente privo di barriere architettoniche ed offrire i servizi di assistenza standard ai passeggeri affetti da una qualche disabilità, Royal Caribbean prevede tempi un po’ più lunghi, per la richiesta di particolari servizi: se si desidera avere a bordo un interprete della lingua dei segni, la richiesta va presentata almeno 6o giorni prima di salpare, mentre per particolari dotazioni in cabina ne “bastano” 30.

Ma, si sa, una crociera non è fatta solo della vita (per quanto divertente) a bordo della nave. Le escursioni sono parte integrante del viaggio! Come assicurarsi di potersele godere, nonostante qualche impedimento? Le condizioni e i servizi offerti variano -comprensibilmente- a seconda della destinazione scelta. Quindi, il consiglio è valutare bene tutti i dettagli del viaggio prima di prenotare. Dopodiché, sciolti tutti i dubbi… salpare l’ancora!

Prendere l’aereo? Missione possibile!

Abbiamo parlato dei servizi che consentono a tutti di viaggiare senza problemi in treno. E se optassimo per una meta più lontana, da raggiungere in aereo?

Nessun problema neanche lì! Che si viaggi da soli o in compagnia di qualcuno (se adulto e in buona salute, potrà fungere da accompagnatore), in Italia o all’estero, ormai tutte le compagnie aeree offrono il servizio di assistenza a disabili, anziani, famiglie con bambini, minori non accompagnati, etc. Qui parleremo solo della cosiddetta “assistenza speciale“, ovvero il servizio riservato a disabili (fisici o sensoriali, sia che la disabilità sia transitoria – ad esempio, conseguenza di un incidente o di un intervento chirurgico- che definitiva) ed anziani.

Come richiederlo? Le modalità variano a seconda della compagnia aerea: per telefono, sul sito via chat dopo la prenotazione o, ancora, flaggando l’apposito box durante la prenotazione stessa. In ogni caso, il servizio è sempre assolutamente gratuito. Perciò, perché non approfittarne?

I vettori sono tantissimi, per cui evito di fare “pubblicità occulta”: potete trovare tutte le indicazioni direttamente sul sito di quello con il quale sceglierete di volare.

Quanto a me, in questo post mi limiterò a darvi qualche consiglio su come richiedere il servizio, frutto di circa quattro anni d’esperienza diretta nel campo, visto che viaggio varie volte l’anno in aereo, per lavoro o turismo.

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  1. Pensateci per tempo! In caso di emergenza -e se il volo sul quale volete viaggiare non è al completo- il servizio di assistenza può essere richiesto anche al momento del check-in, ma tutte le compagnie aeree consigliano di richiederlo almeno 48 ore prima della partenza, con le modalità di volta in volta indicate sui loro siti web. Inoltre, se avete subito da poco un intervento chirurgico o avete una patologia che potrebbe non essere del tutto compatibile col volo, assicuratevi di portare con voi, in aeroporto, il MEDIF (Modulo d’Informazioni Sanitarie per Viaggi Aerei), che dev’essere compilato dal medico curante non oltre 7 giorni prima del viaggio. Si tratta di un documento nel quale il medico, indicando la patologia dalla quale è affetto il viaggiatore ed esprimendo parere favorevole (o sfavorevole) rispetto al viaggio in aereo, solleva il personale di bordo e la compagni aerea da ogni responsabilità, nel caso in cui insorgessero, durante il viaggio, problemi legati alla patologia stessa. Se state programmando le vacanze estive, quindi, organizzatevi in anticipo!
  2. Il giorno della partenza, arrivate in aeroporto con almeno 90 minuti d’anticipo rispetto all’orario del decollo del volo: in questo modo, il personale incaricato potrà garantirvi l’assistenza richiesta, sia all’interno dell’aeroporto che a bordo dell’aeromobile (se necessario).
  3. Cambiate la prenotazione, magari perché avete deciso di fermarvi per più tempo nella località che state visitando o, per qualsiasi ragione, dovete partire in anticipo? Ricordatevi di contattare il servizio di assistenza, per accertarvi che la modifica sia stata notificata anche a loro ed evitare brutte sorprese…
  4. Utilizzate una sedia a rotelle, delle stampelle o altri ausili e/o presidi (ad esempio, ossigeno)? Fatelo presente quando richiedete l’assistenza, in modo tale che il personale sia già pronto a gestire il vostro caso nel modo migliore.
  5. Avete bisogno di un cane-guida o di un altro animale che faccia da sostegno emotivo? Tranquilli: l’animale potrà viaggiare tranquillamente in cabina insieme a voi (senza bisogno di acquistare il biglietto anche per lui e senza restrizioni di peso), a patto che avvisiate per tempo la compagnia aerea (nel caso di animale che faccia da sostegno emotivo, dovrete farvi rilasciare dallo specialista un certificato che spieghi perché ne avete bisogno) e vi assicuriate che l’animale non disturbi gli altri passeggeri o il personale di bordo durante il volo.
  6. Durante il volo avrete bisogno di assumere dei farmaci? Anche in questo caso, potete portare a bordo la quantità che vi serve durante il viaggio, presentando ai controlli di sicurezza un certificato medico risalente a non più di 30 giorni prima della partenza, che illustri chiaramente quantitativi e modalità di assunzione degli stessi. Se vi serviranno aghi (normalmente vietati a bordo), dovrete avvisare il personale di bordo prima del decollo.

Tenete presente che, a seconda delle vostre esigenze e del tipo di aeromobile, le compagnie aeree prevedono delle limitazioni al numero di “assistenze speciali” presenti sul singolo volo: non si tratta di cattiveria o mancanza di sensibilità, ma, semplicemente, di un’ulteriore garanzia ai passeggeri di un livello di servizio idoneo alle loro esigenze. A bordo, infatti, vi sono, solitamente dei posti generalmente destinati a questi passeggeri (che, per motivi di sicurezza, non possono  sedersi, per esempio, in prossimità delle uscite di sicurezza), il cui numero varia a seconda della grandezza dell’aeromobile. Perciò, ecco un altro motivo -validissimo- per non aspettare l’ultimo minuto!

Avete bisogno di altre informazioni? Consultate il sito dell’ENAC o quello della compagnia aerea con la quale viaggerete!