Varsavia: tra passato e futuro verso l’accessibilità

Varsavia, un tempo nota anche come la “Parigi del Nord” per gli ampi viali alberati e l’architettura di stile classicheggiante, è la capitale europea del momento, soprattutto per i giovani universitari che sempre più spesso la scelgono come meta per l’Erasmus. Letteralmente rinata dalle proprie ceneri dopo essere stata quasi completamente distrutta durante la II Guerra Mondiale, la capitale della Polonia attrae i turisti non solo per il fascino dei maestosi palazzi, testimonianza della sua lunga e travagliata storia e per l’abbondanza di suggestivi spazi verdi, ma anche grazie ai grattacieli e alle costruzioni moderne che ne stanno ridisegnando lo skyline.

Lo skyline di Varsavia

Lo skyline di Varsavia

Varsavia, come molte altre città dell’Est Europa, è sempre più attenta anche alle esigenze delle persone con disabilità motorie e sensoriali e, proprio per venire incontro alle loro esigenze, negli ultimi anni ha intensificato l’impegno per l’accessibilità. La struttura della città, prevalentemente pianeggiante, viene in aiuto di quanti hanno problemi di mobilità. Inoltre, i mezzi pubblici, ideali per spostarsi e visitare la città, sono dotati di pianale ribassato e rampa per agevolare la salita a bordo, ma anche di supporti e indicazioni in colori a contrasto per le persone con disabilità visiva e sono sempre più numerosi quelli che utilizzano display speciali e voci registrate per annunciare le fermate. Anche le stazioni della metro dispongono di ascensori e rampe per facilitare l’accesso ai binari. Se preferite spostarvi in treno, potete usufruire dell’assistenza messa a disposizione dall’azienda che gestisce il servizio, PKP SA, avvisandola con 48 ore di anticipo sul viaggio, per telefono (chiamando il call center PKP Intercity al numero 19 757 o il +48 22 3919757 se dall’estero, oppure compilando l’apposito form di richiesta online).

Varsavia Castello Reale

Il Castello Reale

Purtroppo, i marciapiedi e gli attraversamenti pedonali di Varsavia non sono ancora totalmente accessibili (ma i lavori per adeguarli proseguono), mentre aumentano gli edifici, anche d’interesse turistico e culturale, dotati di rampe d’accesso e altri accorgimenti per facilitare l’accessibilità. Per esempio, il Castello Reale, il cui nucleo originale risale al XV secolo e che è stato più volte distrutto e ricostruito, è attrezzato per consentire l’accesso sia a chi ha una disabilità motoria che a chi ha disabilità sensoriali. Lo stesso vale per vari musei, chiese e monumenti. Per verificare l’accessibilità di quelli che v’interessano, potete consultare questo sito e quello di Turystyka dla Wszystkich (“Turismo per tutti”, disponibile anche in inglese), che raccoglie informazioni sull’accessibilità di monumenti, ristoranti, hotel e luoghi d’interesse pubblico in tutta la Polonia. Pronti a partire?

 

 

San Pietroburgo: verso l’accessibilità

Quando si pensa all’accessibilità e all’inclusione delle persone con disabilità, la Russia non è esattamente il primo Paese che venga in mente. E a ragione, dati alla mano. Tuttavia, ad onor del vero, bisogna riconoscere che, soprattutto in vista delle olimpiadi invernali di Sochi nel 2014, la Russia ha intrapreso un percorso che ha proprio l’obiettivo di rendere il Paese più accessibile ed inclusivo nei confronti di chi ha una qualche forma di disabilità o, comunque, mobilità ridotta. Allora, perché non cogliere l’occasione per scoprire da vicino questo grande Paese, ricco di storia? Partiamo da una delle città più affascinanti del mondo: San Pietroburgo, seconda città del Paese per importanza, dopo Mosca, che sorge sulle rive del fiume Neva.

San Pietroburgo - Palazzo d'inverno

Il Palazzo d’Inverno

Diciamolo subito: di ragioni per visitare questa città ce ne sono a non finire, ma farlo non è, al momento, semplicissimo, per chi fa i conti con una mobilità ridotta. Tuttavia, con un po’ di pazienza ed organizzandosi per tempo, è possibile visitare San Pietroburgo senza troppe difficoltà. Certo, a seconda del tipo di disabilità, potrebbe essere preferibile evitare i trasporti pubblici, ancora ben lontani dalla piena accessibilità (anche se qualcosa sta migliorando, grazie al “progetto Sochi”): sono ancora poche le stazioni della metropolitana accessibili a chi ha disabilità motorie e rarissimi i mezzi di superficie dotati di pedana abbassabile, per non parlare delle segnalazioni per i non vedenti, praticamente assenti. Vi sono, comunque, vari tour operator (per esempio, questo e quest’altro) che propongono itinerari turistici adatti alle esigenze dei viaggiatori con disabilità.

San Pietroburgo - Hermitage

Hermitage

Va meglio sul piano delle principali attrazioni turistiche di San Pietroburgo, ad iniziare dal suggestivo museo Hermitage, uno dei più grandi e famosi del mondo, che è stato reso accessibile ai visitatori con disabilità motoria grazie all’installazione di un montacarichi. Lo stesso vale per il maestoso Palazzo d’Inverno, ex residenza imperiale, oggi parte del complesso principale dell’Hermitage, e per il teatro Mariinsky. Senza dimenticare la cattedrale di Sant’Isacco, la più grande basilica ortodossa del mondo, e la Prospettiva Nevsky, il viale che rappresenta il cuore pulsante (turistico, artistico e storico) della città, sul quale si affacciano molti monumenti, centri commerciali, musei ed attrazioni artistiche. Non mancano i ristoranti e gli hotel accessibili alle persone con disabilità: qui ne trovate qualche esempio.

San Pietroburgo - Prospettiva Nevsky

Prospettiva Nevsky

Allora, partiamo?